DOMANDA
Salve egregio dott. Schiavino,
Sono la mamma di una ragazza di 21 anni che in seguito a breath test è risultata intollerante al lattosio, seppure con entità lieve (da base 20 picco massimo a 34 dopo 150 min dall’assunzione di lattosio).
Tale test le è stato prescritto da gastroenterologo insieme a prove per celiachia (negative), al quale ci siamo rivolti poichè persisteva gonfiore addominale, meteorismo, crampi.
Ora la mia domanda è:
– bisogna attuare una dieta ferrea con totale assenza di lattosio?
– essendo mia figlia studentessa universitaria di norma fuori casa per pranzo, se assume una anche minima percentuale di lattosio, cosa succede?
– dovrebbe continuare ad assumere fermenti lattici (la prescrizione del gastroenterologo fu Enterolactis duo per due mesi circa)?
– può regredire tale intolleranza?
Grazie se vorrà rispondermi.
Patrizia
RISPOSTA
Gentile Signora,
l’intolleranza al lattosio non è l’allergia alle proteine del latte; per cui piccole quantità di latte e derivati in genere non creano problemi; nella parte iniziale della dieta è bene essere rigorosi ma successivamente si potrà fare qualche deroga: ogni intollerante al lattosio ha la sua soglia di tolleranza per il latte ed i vari formaggi, che si potranno riaggiungere in piccole quantità successivamente.
Tali intolleranza può regredire se è conseguenza di un fatto infettivo acuto a carico dell’apparato gastroenterico.
Cordiali saluti
Prof. D. Schiavino