intolleranze collegate alla celiachia

    Pubblicato il: 14 Aprile 2013 Aggiornato il: 14 Aprile 2013

    DOMANDA

    Egregio Dotto Volta,

    Sono una donna di 43 anni celiaca ed intollerante al lattosio (intolleranze riscontrate da circa 6 anni con manifestazioni severe dopo la gravidanza)+ ipotiroidisomo di Hasimoto.
    Da circa 1 anno ho difficoltà a sopportare zuccheri (sensazione di improvviso calore nell’intestino e difficoltà a digerire, malessere generale).
    Ho effettuato 1 verifica per candida, anche in seguito ad assunzione massiva di antibiotici (tetracicline) per dermatite periorale, risutata positiva.
    Attualmente sto terminando la cura con micotici duclan.
    Ho tuttavia difficoltà generale nella digestione e, rispetto a tanti amici celiaci trovo grande difficoltà a trovare serenità nell’alimentazione in quanto non mi sento mai del tutto bene. gonfiore tic intestinali doloretti qui e li. sensazione di sentire l’intestino. Insomma da qualche tempo niente è cosi normale e armonico nel mio intestino. lingua sporca fiato pesante. HO effettuato gastro colon e ecografia addome completo, tutto negativo.
    Vorrei trovare delle risposte e affidarmi ad un centro accrditato per queste intolleranze (ho sentito del reinserimento del glutine, ma cio’ è molto distante dalla informazioni che mi vengono date dal centro dove sono stata seguita).
    Il lattosio poi mi impone molti piu’ sacrifici del glutine ed e’ facile anche per me, così rigida sulla dieta, ad essere contaminata per errore.
    La ringrazio anticipatamente
    Manuela

    RISPOSTA

    Gentile Signora,
    se la diagnosi di celiachia è certa, cioè bastata su criteri evidence-based (positività della biopsia duodenale e sierologia positiva), non è assolutamente ipotizzabile una reintroduzione del glutine che non avrebbe alcun senso neanche a scopo diagnostico (non ha alcun senso verificare una diagnosi già certa). L’ipotesi più probabile è che lei rientri in quel 30% di celiaci classificati come non responder per la persistenza di sintomi generalmente riferibili alla coesistenza di altra patologie funzionali gastrointestinali (sindrome dell’intestino irritabile e reflusso gastro-esofageo, condizioni strettamente associate alla celiachia). Sulla base dei sintomi che mi riferisce, credo sia utile eseguire anche un breath test al fruttosio per evidenziare la presenza di una intolleranza verso il fruttosio di frequente riscontro nella celiachia non responder ed anche i test perle le allergie ad alimenti (IgE specifiche per alimenti) ed i patch test per escludere una allergia al nichel di frequente instaurazione nel celiaco dopo anni di dieta aglutinata con elevato consumo di mais e grano saraceno. Concordo con lei che l’intolleranza al lattosio è un altro reale problema in quanto il lattosio è difficile da eliminare completamente. Per un corretto apporto di calcio consiglio di consumare yogurt e formaggi stagionati (grana 24 mesi) che sono notoriamente privi o assai poveri di lattosio. Un ultimo consiglio: assuma regolarmente fermenti lattici per 10 gg al mese per regolarizzare la flora batterica intestinale. Cordiali saluti.
    Prof. Umberto Volta
    Coordinatore Board Scientifico AIC

    Umberto Volta

    Umberto Volta

    Già responsabile della struttura semplice di malattia celiaca e sindromi da malassorbimento al Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. Nato a Parma nel 1952, si è laureato all’Università di Bologna, dove si è specializzato in medicina interna e in malattie dell’apparato cardiovascolare. È stato professore di medicina interna della scuola di specializzazione in medicina interna dell’Università di […]
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