Intolleranze e dermatite

    Pubblicato il: 25 Gennaio 2013 Aggiornato il: 25 Gennaio 2013

    DOMANDA

    Egregio Professore, mia figlia Sarah di 7 anni da sempre soffre di DA. Ci siamo affidati a dermatologi che purtroppo ci indicavano solo cure al cortisone, naturalmente capire che dipendeva tutto dall’alimentazione non e’ stato difficile pur non avendo mai avuto gravi attacchi allergici o altri segnali.Volevo chiederle: nel caso di intolleranza a tutti i cibi che alzano i livelli di istamina, si puo’ ricorrere ad un solo vaccino che la desensibilizzi? Non e’ affatto facile togliere tutto o quasi dall’alimentazione gia’ povera di una bimba cosi’ piccola. Ho fatto anche l’ISAC test….che pero’ non ho ben compreso….La ringrazio per l’eventuale risposta.
    Alessandra.

    RISPOSTA

    Vorrei precisare alcuni punti che Lei tratta: la DA non è sempre associata a allergie ad alimenti, anche se è frequente che sia in soggetti allergici (anche ad acari, e germi patogeni della cute) soprattutto in età infantile; la ricerca mediante ISAC va valutata anche in rapporto alla recrudescenza dei sintomi, ed a test cutanei e di esclusione/reintroduzione dei cibi, eseguire il test ISAC senza avere un riferimento per interpretarlo non è mai raccomandabile; le diete di esclusione vanno praticate per brevi periodi e non debbono in alcun modo compromettere quanto necessario allo sviluppo, quindi vanno eseguite supervisionate da specialisti e dietisti; infine, solo alcuni cibi possono dare significativi aumenti di istamina, per cause diverse da una vera allergia (anche Lei scrive di intolleranza) e perciò vanno evitati, non possono essere neutralizzati da vaccini proprio perchè il rilascio non avviene su base allergica (ad es. cioccolato, lectine, cibi ricchi di istamina come pesce in scatolame, birra ecc.). Vorrei sapere chi Le abbia suggerito che sua figlia possa avere questo problema, che in caso di DA mi sembra francamente poco probabile (al massimo sarebbe un cofattore dell’aggravarsi dei sintomi). La terapia della DA si avvale anche di adeguata idratazione cutanea, evitare irritanti, trovare tutte le sostanze che scatenano le crisi di prurito; esporsi al sole talvolta è efficace più del cortisone (che va usato solo a certe condizioni, per brevi periodi, alternato ad altri farmaci, e con oculatezza a quella età). Potrebbe comunque consultare un allergologo avendo ricevuto poca attenzione da un dermatologo (mi spiace, non tutti siamo uguali).

    Roberto Paganelli

    Roberto Paganelli

    Professore ordinario di medicina interna all’Università G. d’Annunzio di Chieti. Nato a Roma nel 1951, si è laureato e specializzato in allergologia e immunologia clinica nella capitale. All’Università di Chieti è anche direttore della scuola di specializzazione in reumatologia e vice-direttore della scuola di specializzazione in allergologia e immunologia clinica. Si occupa soprattutto di allergie […]
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