introduzione nuovi cibi

    Pubblicato il: 28 Marzo 2011 Aggiornato il: 28 Marzo 2011

    DOMANDA

    Egr. Dottore il mio nipotino che ha appena compiuto 18 mesi da un paio di mesi rifiuta qualsiasi piatto gli venga proposto che non sia la solita pappa e altri tre o quattro alimenti che mangia fin dallo svezzamento.

    la cosa strana è che prima era disponibile ad assaggiare tutto ed anche a mangiare piatti nuovi e sapori diversi.

    Da quattro mesi va al nido ma anche li la situazione è la stessa il bimbo si rifiuta di mangiare cibi nuovi.

    Abbiamo provato anche a prenderlo per fame e lasciare il piatto con il cibo anche per alcuni minuti ma senza risultato. Alla fine piange disperato.

    Non credo sia un problema di gusto perchè si rifiuta persino di assaggiare il cibo nuovo.

    Devo dire che è un bimbo di buon appetito mangia infatti molto ma ripeto solo dei pochi alimenti che assume.

    Le chiedo cosa possiamo fare per far in modo che il bimbo abbia una alimentazione più variata e a cosa, secondo lei, sia dovuto questo improvviso rifiuto ai cibi proposti.

    Grazie dell’attenzione

    Fiorella

    RISPOSTA

    Gentilissima Fiorella,

    la diffidenza e il rifiuto che il suo nipotino prova nei confronti dei cibi nuovi, è una fase fisiologica che si può manifestare tipicamente a partire proprio da questa età, e prende il nome di neofobia. Se le visite che periodicamente il bambino sicuramente effettuerà dal suo pediatra hanno escluso cause patologiche di anoressia o disfagia, sicuramente la risposta migliore a questa fase è la pazienza! Il gusto per i cibi non è innato, ma lo si impara nel tempo grazie alle abitudini familiari e alla imitazione di mamma e papà! Mangiate insieme le stesse cose, seduti tutti insieme a tavola: il pasto deve essere un momento disteso e di condivisione, non di ansia e di lotta. Ripeta gli assaggi di quel cibo a distanza di qualche giorno, magari cucinato o presentato in diversa maniera e senza farsi scoraggiare o prendendo il bambino “per fame” usando il cibo come premio o come ricatto.

    Vedrà che il bambino, pian piano, imparerà a gradire cibi inizialmente rifiutati, fermo restando, che ovviamente crescendo, si costruirà, comunque, una scala di preferenze alimentari che si manterranno successivamente.