Ipercolesterolemia Primaria(diagnosi 09/2001)

    Pubblicato il: 10 Maggio 2013 Aggiornato il: 10 Maggio 2013

    DOMANDA

    In terapia(settembre 2001/febbraio 2012) con ZOCOR 10mg.
    die+ESKIM 1000 senza problemi,valori metabolici nella norma.Da marzo 2012 sospensione del farmaco per problemi muscoloscheletrici(mialgie e dolori alle articolazioni)CPK280/valori colesterolemici nella norma.Nuova terapia con TORVAST 10mg.die(giugno/luglio 2012)e sospensione ad agosto 2012 per problemi come sopra.Da settembre a dicembre 2012 NORMOLIP5 con CPK nella norma(180/168) e valori colesterolemici fuori range(256colest.tot./194triglic./HDL48/LDL172).Nuova terapia genn/aprile2013 con EZETROL 10mg.die sospesa a maggio corrente per problematiche come sopra(CPK295
    colest.tot.195/HDL49/LDL170).Attualmente senza terapia, solo NORMOLIP5.Regime alimentare controllato,stile di vita moderatamente attivo(un giorno a settimana di palestra per ginnastica dolce e almeno due ore quotidiane di passeggiate a passo moderatamente veloce. Stante quanto sopra, cosa mi consiglia? Grazie

    RISPOSTA

    Dalla sua storia emerge una buona risposta alla terapia con statine (sia sinvastatina che atorvastatina) per il colesterolo, ma associata alla comparsa di mialgie e un modesto rialzo del CPK. La comparsa di dolori muscolari con il trattamento con statine è un fenomeno relativamente frequente, che, come nel suo caso, si affronta cercando di modificare la terapia.
    L’uso d’integratori può essere di aiuto, ma in presenza di una ipercolesterolemia “vera” sono poco efficaci, come nel suo caso.
    Il punto non chiaro riguarda il CPK. I valori che lei riferisce sono di poco superiori al normale (in genere il valore normale massimo è di 200-220 U/L). Se non si associano a mialgie (non è chiaro per esempio se sia così con l’atorvastatina) si può continuare la terapia, controllando i valori di CPK ogni 3-6 mesi. Un altro approccio è di associare ezetimibe a una statina a basso dosaggio, ottenendo una riduzione del rischio di mialgie e avendo due principi attivi in azione.
    Ovviamente quale scelta fare dipende dal contesto clinico, dal suo rischio cardiovascolare, dalle patologie associate, etc.

    La saluto cordialmente