Iperparatiroidismo da trattare chirurgicamente?

    Pubblicato il: 11 Novembre 2021 Aggiornato il: 11 Novembre 2021

    DOMANDA

    Gentile Professore,
    ho 47 anni (non sono in menopausa) e sono affetta da una forma severa di osteoporosi con crolli multipli alla colonna vertebrale e da un iperparatiroidismo secondario trattato da tempo con supplemento di vitamina D, in aggiunta sono affetta da artrite psoriasica e sacroileite (mai assunto cortisone). Ho assunto per due anni il teriparatide a valle del quale non ho potuto proseguire subito con denosumab a causa di una serie di errori imperdonabili commessi dell’ex odontoiatra, dunque ho inziato il denosumab dopo 9 mesi dalla fine del teriparatide e a causa di un evidente effetto rebound, sono precipitata da un t-score colonna di 2.3 (la risposta al forsteo fu molto buona) ad un t-score di 3.3 in soli 9 mesi di sospensione della terapia (prima di partire con il teriparatide mi trovavo in condizione analoga, praticamente ho perso tutti i benefici di due anni di terapia). Ora sono alla seconda somministrazione di denosumab e mi consigliano un intervento alle paratiroidi iperfunzionanti (parlano di iperparatiroidismo primario e non più secondario) per rimuovere un adenoma (di 1 cm) che risultava già reattivo nella scintigrafia del 2017 e che risulta confermato nella pet con mietonina appena effettuata. Tengo a precisare che i valori di calcio e fosforo sia a livello ematico sia nelle urine delle 24 h sono normali. Il pth è solo un punto sopra il range massimo (esame effettuato a scadenza semestrale del prolia). A determinare questa scelta sono stati i dati della pet, il forte effetto rebound avuto nei nove mesi di sospensione della terapia, una colica renale occorsa nel mese di maggio (solitamente soffro di renella ma anche perché assumo poca acqua) ,l’aumento di questo di qualche millimetro di questo adenoma rispetto a quanto risultava negli ecografie precedenti (ne ho un altro di adenoma ma in tutti gli esami effettuati -scintigrafia e pet – il reattivo/iperfunzionante sembra essere sempre lo stesso) e la “giovane età”. Secondo Lei sono elementi sufficienti avendo un valore di calcio nella norma per decidere di intervenire chirurgicamente?
    La ringrazio anticipatamente.

    RISPOSTA

    Buonasera – se l’adenoma è visibile all’ecografia e alla scintigrafia, è plausibile la diagnosi di iperparatiroidismo primitivo e che esso sia la causa del quadro di forte osteoporosi. Per questo motivo condivido l’indicazione chirurgica; inoltre l’indicazione all’intervento di paratiroidectomia è ancora maggiore quando l’età è inferiore a 50 aa, come nel suo caso.

    Cordialità prof Andrea Fabbri

    Andrea Fabbri

    Andrea Fabbri

    Direttore dell’unità operativa complessa di endocrinologia e diabetologia dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma Nato nel 1956 a Roma, si è laureato all’Università La Sapienza e poi specializzato in endocrinologia. È direttore dell’unità operativa complessa di endocrinologia e diabetologia dell’ospedale Sant’Eugenio e del centro diagnostica e cura dell’osteoporosi al Centro traumatologico ortopedico A. Alesini. È professore associato […]
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