Ipertensione arteriosa

    Pubblicato il: 21 Dicembre 2012 Aggiornato il: 21 Dicembre 2012

    DOMANDA

    Egr. Prof., ho 64 anni, sono un soggetto obeso (peso: 92Kg, h: 1.75, imc: 30,36 Kg/mq), affetto da ipertensione arteriosa dal 2004. All’inizio ho seguito una terapia con assunzione di nebivololo (Lobivon) 5mg al mattino e doxazosina (Cardura) 4 mg alla sera. Nel giugno del 2005 ho effettuato un’indagine mirata, in regime day hospital.
    Diagnosi di dimissioni: “ipertensione arteriosa ed ipercolesterolemia in soggetto affetto da obesità”. Terapia prescritta: “dieta ipocalorica (1700 Kcal/die) e conferma della terapia farmacologica antipertensiva in atto”.
    Successivamente (nel 2009) la terapia farmacologica è stata modificata con l’assunzione di una compressa al dì di Olmesartan medoxomil (“olpress 20mg”), tuttora in atto.
    In questi giorni ho fatto un “Check-Up” di controllo e sono stato dimesso con la sequente diagnosi: “ipertensione arteriosa e ipercolesterolemia in soggetto affetto da obesità e con ispessimento della mio-intima carotidea”.
    Terapia: dieta ipocalorica (1700 Kcal/die), attività fisica aerobica, conferma della terapia farmacologica con l’assunzione di una compressa al dì di olpress 20 mg, con l’aggiunta di ezetimibe (“Zetia 10 mg cp), una al mattino. Ciò in conseguenza dei seguenti valori:
    – Colesterolo tot. (<200 mh/dl) 217 (223 nel 2005)
    Clesterolo HDL (>40 mg/dl) 56 ( 48 nel 2005)
    Ecografia Doppler dei tronchi sovraortici:
    “esame eseguito bilateralmente su ACC. ACI ed ACE. Flusso presente su tutti i vasi esplorati. Mio-intima, ad un cm dal bu

    RISPOSTA

    La descrizione degli esami che ha inviato risulta a un certo punto interrotta e quindi incompleta. A parte questo, ritengo che il trattamento antipertensivo che le è stato prescritto sia appropriato (e spero efficace). Ho qualche dubbio circa la necessità e l’appropriatezza dell’ezetimibe in quanto sarebbe necessario conoscere nel suo caso, oltre che il COL totale, i valori di trigliceridemia e di LDL-colesterolo e, in definitiva, il valore di rischio cardiovascolare globale.