DOMANDA
mio figlio di 31 anni ha subito un grave trauma cranico con versamento ematico di modesta entità in sede sottodurale temporale sinistra, numerosi focolai lacero-contusivi in sede fronto basale bilaterale.
attualmente ha ripreso le funzioni cognitive in gran parte (90%), ha ripreso il lavoro, esce da solo, non ha memoria del trauma e spesso dimentica le cose recenti, ma di questo ha consapevolezza. E’ rimasto molto iperteso e insofferente al dialogo che quasi non accetta perchè o gli si dà ragione anche quando sbaglia (e sbaglia spesso)o se contradetto si infuria e risolve la discussione in uno sproloquio di parolacce (mai violento) e scappa andando fuori casa in giro in modo pericoloso.
ho contattato diversi medici tra i quali uno mi ha spiegato che il suo stato d’essere è portato al fatto che probabilmente il ragazzo è sempre stato così e ora il trauma ha accentuato il suo stato. ha consigliato di fare ginnastica e passeggiate lunghe.
da questo mi sembra di aver capito che non ci sono molte alternative per riportare il ragazzo ad uni stato di relazione accettabile.gradirei un suo parere e se la terapia in camera iperbarica può essere utile al suo stato.
RISPOSTA
Gentile signora,
suggerirei di richiedere un consulto con uno specialista in psichiatria che possa valutare quanto dei comportamenti di suo figlio possano essere attribuibili ad una conseguenza del trauma subìto o siano preesistenti. Lo specialista consiglierà eventualmente una terapia adeguata. Si rivolga ad una delle strutture afferenti al servizio sanitario nazionale (ospedali, università, asl) e richieda una visita ambulatoriale. Cordiali saluti,
Prof. Massimo Biondi