DOMANDA
Soffro di artmie e 4 anni orsono mi hanno impiantato un cardioverter,
Terapia : Cordarone 200 mg. : 1 cp/giorno – Dilatrend 25 mg. : 1/2 cp x 2/giorno – Dilatrend 6,25 mg 1 cp/giorno – Zestril 20 mg 0,5 1/2 cp x 2/giorno – Lasix 25 mg. 1,5 cp/giorno – KCl 0,25 mg 2 cp/giorno
Per 42 mesi nessun effetto colaterale – Da Sett. 09 Ipertiroidismo : FT3 7,37 – FT4 4,24 – TSH inf 0,01
Transaminasi Aspartato 12 – Alanina 18
Da 10 dic.09 cura con DELTACORTENE 25 mg : 1,5 cp /giorno x 15 gg e quindi 1 cp/giorno + TAPAZONE 5 mg. 2 cp/giorno
Analisi del 07 genn. 2010
Ipertiroidismo : FT3 8,30 – FT4 5,27 – TSH inf 0,01
Transaminasi Aspartato 100 – Alanina 148
Secondo il suo parere posso agire sulle medicine, oppure devo togliere la tiroide per avere valori normali sulle analisi sopra dettagliate?
Grazie
Marcello
RISPOSTA
Gentile Marcello,
I vari effetti del’amiodarone sulla tiroide sono dovuti al fatto che questo farmaco contiene una rilevante quantità di iodio, che può indurre anomalie dei test di funzionalità tiroidea oppure una vera e propria disfunzione tiroidea, clinicamente evidente.
La tireotossicosi da amiodarone è predominante nei pazienti di sesso maschile e può svilupparsi sia presto che tardi nel corso del trattamento, o anche dopo la sua sospensione.
La terapia della tireotossicosi da amiodarone è spesso difficile. E’ senz’altro utile cercare di riconoscere di quale tipo si tratta, anche se non sempre è facile.
Nel Tipo 1, l’obiettivo del trattamento è di ridurre la sintesi di ormoni tiroidei e questo può richiedere l’impiego di alte dosi di antitiroidei, ad es. metimazolo 40-60 mg/die. Alcuni autori suggeriscono di aggiungere, nelle prime settimane di trattamento, anche il perclorato di potassio 1g/die.
Nel Tipo 2, che è una tirodite distruttiva indotta dall’amiodarone e dallo iodio, gli antitiroidei non sono utili. E’ invece indicato un ciclo di terapia steroidea con ad es. prednisone 50-80 mg/die a scalare per 6-12 settimane.
E’ tuttora non chiaro se la terapia con amiodarone debba essere interrotta oppure no, in quanto le forme di tireotossicosi più modesta sembrano essere transitorie.
L’inquadramento clinico e la terapia della tireotossicosi da amiodarone deve essere gestita dallo specialista endocrinologo. E’ evidente in quella patologia la difficoltà di un’adeguata condotta terapeutica, spesso confusa per le molteplici azioni che il farmaco amiodarone ha sulla funzionalità tirodea.
Con questo, spero che lei sia seguito da un bravo tireologo che possa interpretare i dati e valutare il tipo di ipertiroidismo di cui lei soffre.
Cordialmente.
Prof.ssa Maria Luisa Brandi