Ipertiroidismo e gravidanza: quali regole seguire?

    DOMANDA

    Gent.le Dott. Le espongo la mia situazione. Il 7 settembre scopro di essere incinta in concomitanza con la scoperta dei seguenti valori tiroidei. attualmente sono a 6 1/2 di gravidanza ( sei mesi e mezzo). Ultima mestruazione 4 Agosto 2011.
    Esami del 29/08/2011. Tsh:< 0,004 Ft4: 2,28 Ft3: 9,32
    – Inizio una terapia con 2 compresse di Propycil al giorno.
    Esami del 30/09/2011. Tsh: <0,004 Ft4: 1,4. Ft3: 4,74
    AbTpo: 374
    AAT: 77
    Trab: 2,8
    – Mi viene diagnosticato Morbo di Basedow. La cura passa a 3 compresse di Propycil.
    Esami del 10/10/2011
    Tsh: 0,01 Ft4: 1,0 Ft3: 3,6
    AbTpo: 354
    AAT: 116
    Esami del 14/10/2011
    Tsh:<0,004 Ft4: 1,9 Ft3: 3,12.
    Esami del 16/11/2011
    Tsh: 0,57 Ft4: 0,66 Ft3: 2,63.
    Esami del 29/11/2011 Tsh: 2,14; Ft4: 0,67; Ft3: 2,98.
    -A questo punto, ricordo fosse in questa fase, ma non so la data precisa, la cura con Propycil passa a due compresse e mezzo.
    Esami del 15/12/2011 Tsh: 3,2; Ft4: 0,7; Ft3: 1,58.
    -La cura con Propycil passa a due compresse.
    Esami del 02/01/2012 Tsh: 2,24; Ft4: 0,79; Ft3: 2,99
    -La cura con Propycil passa a 1 compressa e mezzo.
    Esami del 11/01/2012 Tsh: 1,20; Ft4: 0,83; Ft3: 2,95
    Esami del 23/01/2012 Tsh: 1,49; Ft4: 0,81; Ft3: 3,27
    L’attuale endocrinologo che ho, sostiene che devo ridurre la dose a mezza compressa di Propycil al dì. Con i valori di Ft3, Ft4, Tsh indicati, il bambino ha corso rischi di ipotiroidismo o il Propycil assunto è stato troppo? Può avergli fatto male? Non ricordo comunque le date del passaggio da 3 a una e mezza.

    RISPOSTA

    Gentile Signora, le riassumo alcuni principi generali relativi alla gestione dell’ ipertiroidismo da malattia di Basedow in gravidanza:

    – Monitoraggio mensile per la gestante di: frequenza cardiaca, peso corporeo, FT3, FT4 e TSH.

    – A inizio gravidanza e comunque entro 2° trimestre (nel suo caso anche adesso): dosaggio TSAb cioè degli anticorpi anti recettore del TSH, stimolanti la tiroide.

    – Considerare parallelamente la salute fetale (frequenza cardiaca fetale; crescita ed eventuale gozzo fetale con ecografia ostetrica).

    – Uso delle dosi minime di tireostatici (nel suo caso propiltiouracile) per mantenere la paziente in lieve ipertiroidismo

    – L’obiettivo non è normalizzare il TSH , ma mantenerlo tra 0.1 e 0.4 mUI/L; sono accettabili anche livelli più bassi di TSH se il controllo clinico è soddisfacente.

    – Il propiltiouracile è generalmente preferibile al metimazolo, almeno nel primo trimestre.

    – Benchè 100-200 mg/die di propiltiouracile possano interferire sulla funzione tiroidea fetale, dosi sino a 300 mg/die sono utilizzate senza danni permanenti.

    – Generalmente la dose di tireostatici può essere ridotta dopo il primo trimestre, e spesso interrotta durante il terzo trimestre.

    – I farmaci tireostatici dovranno essere spesso reinstaurati o incrementati dopo il parto.

    – L’allattamento in corso di terapia tireostatica è sicuro

    – Il propiltiouracile si concentra meno nel latte materno

    Detto questo, ritengo che le dosi di propiltiouracile utilizzate nel suo caso siano state francamente eccessive anche se mi sento di rassicurarla sulla effettiva pericolosità sul feto che appare improbabile. A mio parere non solo la dose può essere ora dimezzata ma andrebbe considerata la transitoria sospensione. Si affidi in mani esperte.

    Salvatore M. Corsello

    Salvatore M. Corsello

    Professore ordinario di Endocrinologia in Unicamillus, Università Medica Internazionale di Roma e docente nell’Università Cattolica nei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e in Medicine and Surgery. Dal 1979 è strutturato nell’Unità di Endocrinologia del Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” – Università Cattolica – Roma. È stato Honorary Clinical Assistant presso il St. Bartholomew’s Hospital […]
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