Ipertiroidismo subclinico

    DOMANDA

    Sono un appartenente ad un corpo di polizia destinato a svolgere servizio in africa occidentale per un periodo massimo di 60 giorni. il 30 ottobre (per ottenere l’idoneità), oltre alle analisi del sangue, ho fatto gli esami del TSH e ft3 e ft4 con i seguenti risultati tsh = 0.11 (val. rif. 0.49/4.67) – ft 3 =3.14 (val. rif. 1.71-3.71) ft4=1.08 (val rif. 0.00/28.70). Preoccupandomi leggermente per i valori del tsh, ho consultato il mio medico di base, il quale mi refertava che, pur essendo basso questo livello (tsh) gli altri due valori di riferimento sono nella norma, evitando di darmi cure particolari. Ovviamente queste analisi sono stati visionate anche dal dottore che avrebbe dovuto darmi l’idoneità fisica, il quale mi confermava in piena il responso del medico di base aggiungendo però di tenere sotto controllo la situazione a distanza di 6 mesi ed essendo l’impiego di soli due non ci sarebbero stati problemi. Ho continuato pertanto ad completare la profilassi vaccinale per l’estero. Ad inizio mese sono tornato per l’idoneità e mi è stato richiesto un parere da un endocrinologo perchè quei valori erano sospetti e mi è stata fatta una ecografia al collo. Responso dell’Ecografia:
    lobi tiroidei ingranditi di circa 25 mm;
    presenza a dx e sx di formazione nodulare iso ipoccapena di circa 15 mm;
    istmo nei limiti;
    trachea in asse;
    nulla da segnalare in esede latero-carvicale.
    Con più insistenza mi è stata rinnovata la richiesta di un parere specialistico. Il giorno successivo mi sono recato presso un endocrinologo il quale mi refertava quanto segue:
    dai dati esibiti “il paziente risulta affetto da gozzo multinodulare con lieve ipertiroidismo subclinico in assenza di sintomatologia; lieve ingrandimento ghiandolare e di n. 1 nodulo lobo dx e di n. 1 nodulo lobo sx entrambi di circa 1.5 cm, non visibili e individuali soltanto al tatto.
    Alla luce di quanto sopra si ritiene di effettuare monotorizzazione qualitativa e morfologica delle formazioni nodulari, senza bisogno al momento di terapie farmacologiche”
    Ho fatto vedere questo responso al dottore che lo avevo richiesto, il quale prima era convinto poi ci ha ripensato riservandosi di consultare altri suoi colleghi in merito e poi prendere una decisione.
    Ora io dell’ipertiroidismo non ho alcun sintomo.
    – Non ho l’ipertensione arteriosa (130/80);
    – Non sto dimagrendo;
    – Non ho tachicardia;
    – Faccio attività fisica regolare (4 volte la settimana
    (di cui 2 volte a nuoto e due volte di corsa piana);
    – Sono sotto controllo medico continuo con relativo certificato per attività sportiva agonostica.
    (non so se tutte questi fattori possano avere correlazione con questa patologia).
    Concludo, chiedendole se ci possano essere controindicazioni ad un mio impiego in africa della durata di 60 g. Grazie e mi scusi per la lungaggine.

    p.s. un complimento vivissimo a tutta la redazione ed ai medici del giornale Ok salute, sicuro punto di riferimento per noi

    RISPOSTA

    La presenza di un ipertiroidismo subclinico (valori di TSH ridotti con normalità di FT3 ed FT4) associato ad un gozzo multinodulare pone la diagnosi differenziale tra un gozzo multinodulare tossico (in cui i noduli, scintigraficamente “caldi”, sono la causa dell’ ipertiroidismo) e il morbo di Graves con noduli (in cui tutta la tiroide è iperfunzionante su base autoimmunitaria ed i noduli sono abitualmente “freddi”).
    Pertanto le indagini andrebbero completate con:
    – prelievo per Anticorpi anti recettore del TSH
    – scintigrafia tiroidea con 99 Tecnezio (non dovrebbe avere assunto sostanze iodate perchè l’ esame sia attendibile).

    Ovviamente sottoponga poi tutto ad un endocrinologo esperto.
    In linea di massima una forma così lieve di ipertiroidismo non dovrebbe cambiare i suoi programmi lavorativi.

    Cari auguri

    Salvatore Corsello

    Salvatore M. Corsello

    Salvatore M. Corsello

    Professore ordinario di Endocrinologia in Unicamillus, Università Medica Internazionale di Roma e docente nell’Università Cattolica nei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e in Medicine and Surgery. Dal 1979 è strutturato nell’Unità di Endocrinologia del Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” – Università Cattolica – Roma. È stato Honorary Clinical Assistant presso il St. Bartholomew’s Hospital […]
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