ipertonicita'(seconda parte)

    DOMANDA

    Ringraziandola per la tempestiva risposta sulla ipertonicita’,le porgo qualche altra domanda:1)che lasso di tempo esiste per definire se il nervo ottico di mia moglie non e’ piu’ in grado di funzionare e quindi accettare la cecita’? 2)la variazione di colore dell’iride in un primo tempo da azzurra a verde e dopo le 2 infiltrazioni d’acqua ancora all’azzurro puo’ essere un buon segnale?3)la palpebra che tende ad essre piu’ bassa dell’altra dell’occhio sano e’ un sintomo di qualcosa?Chiedo ancora scusa delle domande poste , ma capisce come si puo’ sentire una donna di 53 anni che per l’imperizia e la superficialita’ di un oculista di guardia puo’ perdere uno dei sensi piu’ importanti sapendo che ‘altro occhio ha solo 2/10. Grazie ancora della risposta.

    RISPOSTA

    Di solito gli esiti vengono valutati a distanza di due-tre mesi. Comprendo l’ansia generata da una situazione incerta, per quanto conseguente ad un intervento necessario per evitare la cecità (il distacco di retina è sempre letale per la vista dell’occhio interessato), ma temo di non avere elementi per rispondere ai suoi ulteriori quesiti. Comunque le alterazioni anatomiche sono di solito temporanee, e speriamo sia così anche nel caso della moglie.

    Roberto Bellucci

    Roberto Bellucci

    CHIRURGIA DELLA CATARATTA E REFRATTIVA. Direttore dell’unità operativa di oculistica dell’Ospedale civile Maggiore di Verona. Nato a Urbino nel 1952, si è laureato a Padova nel 1976 e poi si è specializzato in oculistica a Verona nel 1980. Dal 1979 insegna chirurgia del segmento anteriore dell’occhio all’università della città scaligera. Esegue, fra gli altri, interventi […]
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