Ipertrigliceridemia

    Pubblicato il: 8 Marzo 2019 Aggiornato il: 14 Marzo 2019

    DOMANDA

    Gentile Prof. Volpi,
    La contatto per mia madre di 63 anni, in terapia con Aprovel e Lobivon per lieve ipertensione. Assume omega 3 (Esapent 1000) due cpr al per ipertrigliceridemia. I valori sono scesi da 580 a 320, ma sono ancora alti, nonostante la dieta e l’ attività fisica mia madre non riesce a praticarla per motivi lavorativi. Il colesterolo totale è 203, LDL 60, HDL 31,6.
    Le chiedo se deve assumere Fulcosupra-fibrato 145 mg oppure Vascepa 4 gr. EPA (studio reduce) e la seconda informazione le statine (Simvastatina) prevengono l’infarto ed ictus e possono essere assunte a 20 mg il Zocor per prevenzione anche dell’ aterosclerosi se i livelli del colesterolo sono a limite ?

    Grazie
    la seconda informazione

    RISPOSTA

    Egregio Signore/Gentile Signora,

    la mamma presenta un quadro di moderata ipertrigliceridemia, da indagare per una forma familiare. I valori di Colesterolo LDL sembrano nella norma (60 mg/dl) e perciò non pericolosi per lo sviluppo di aterosclerosi (sarebbe in ogni caso utile effettuare alla mamma, data l’età e l’ipertensione arteriosa,un esame eco-color-doppler dei tronchi sovra-aortici per lo studio dello spessore dell’intima).

    Il trattamento farmacologico dell’ipertrigliceridemia si ritiene importante per ridurre il rischio di malattia cardiovascolare e di pancreatite.

    Come ben sa, è importante lo stile di vita: evitare il consumo di alcol e possibilmente praticare attività fisica aerobica.

    Visto il risultato parziale ottenuto con Esapent 1000, due cp die (il dosaggio migliore sarebbe stato di 3 cp al dì), proverei con Vascepa 4 gr, ricontrollando i livelli dei trigliceridi dopo 6 mesi di trattamento. In caso di insuccesso si utilizzerà il fibrato.

    La terapia con statine in generale riduce il rischio di ictus o di infarto anche nei soggetti con livelli di colesterolo nei limiti soprattutto se sono presenti altri fattori di rischio, ad es. l’ipertensione arteriosa.

    Distinti saluti.

    Prof. Riccardo Volpi

    Riccardo Volpi

    Riccardo Volpi

    Professore associato di medicina interna all’Università degli Studi di Parma. Nato a Parma nel 1952, si è laureato all’Università degli Studi di Parma dove si è anche specializzato in endocrinologia e malattie del ricambio e in medicina interna. È responsabile dell’ambulatorio di endocrinologia e andrologia medica al dipartimento onco-emato-internistico dell’azienda ospedaliero-universitaria di Parma.
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