DOMANDA
Gent.mo Dott. Rago, sono una ragazza di napoli, mi chiamo Sofia e ho 31 anni, io e mio marito siamo sposati da un anno, a quattro mesi dal matrimonio, abbiamo scoperto che mio marito è affetto da un ipertrofia prostatica benigna, ce ne siamo accorti perchè aveva una grande difficoltà nell’urinare sopratutto al mattino, cosi ci siamo recati da un andrologo il quale dopo una visita alla prostata e una cistoscopia ci ha dato l’esito. Attualmente mio marito già da tre mesi assume una compressa alla sera di MITTOVAL 2,5mg, la deve assumere il totale per sei mesi, fin qui tutto bene, si iniziano a vedere i miglioramenti, il problema sta nello spermiogramma, purtroppo la sua motilità è la seguente: spermi mobili dopo 1 ora 30, dopo 2 ore 10, dopo 3 ore 0, sia il ginecologo che l’andrologo hanno detto che non dipende dalla prostatite, nel frattempo io dopo un anno di tentativi nei giorni fertili non riesco a restare incinta, vorrei ulteriori delucidazioni, perchè siamo molto confusi, il mio ginecologo a settembre effetuerà su di me l’esame delle tube, ma già mi parla di fecondazione assistita. ho dimenticato di dirle che mio marito ha preso sotto consiglio del mio ginecologo vari integratori per aumentare la motilità, ma come può bene vedere dall’ultimo esame non c’è stato gran miglioramento. Attendo una sua risposta, cordiali saluti Sofia
RISPOSTA
Gent.le Sig.ra, la prostatite può compromettere le caratteristiche seminali di un soggetto ma, da quello che si evince dalla sua descrizione, sembrerebbe che suo mrtito non abbia una prostatite in atto ma semmai degli esiti come appunto l’ ipertrofia prostatica. Quest’ultima condizione potrebbe non esserela vera causa dell’aterazione seminale e tal proposito suggerisco di effettuare i seguenti accertamenti: prelievo di sangue per FSH, LH, PRL e TSH. Ecografia testicolare con colordoppler e un nuovo spermiogramma con ricerca anticorpi antispermatozoi. Una volta posta una diagnosi allora si potrà procedere con terapie specifiche che non escludono l’uso di integratori ma che vanno subordinati comunque alla causa. cordiali saluti. Prof. Rocco Rago