Ipoaclusia infantile

    Pubblicato il: 4 Giugno 2013 Aggiornato il: 4 Giugno 2013

    DOMANDA

    La mia nipotina di cinque anni, nata prematura di sei mesi all’Ospedale S.Anna di Torino, presenta problemi di udito. Dall’esame audiologico risulta una perdita (dB) HTL da 20 al 50, ma sulla cui affidabilità in una bambina di cinque anni vi sono dei dubbi.
    Sono stati consigliati lavaggi nasali e cure termali nell’ipotesi che la causa siano occlusioni dovute a catarro.
    Ma non vi sono esami che permettono di individuare con certezza l’origine del problema in modo da intraprendere una terapia più mirata?
    Grazie

    RISPOSTA

    Gentile Signora, pur non avendo in visione gli esami della piccola sono certo che presso la Clinica ORL dell’Università di Torino troverà audiologi e personale logopedico all’altezza della situazione. In ogni caso l’audiometria classica richiede una partecipazione attiva dell’esaminato ma con le attuali tecniche di prelievo si arriva a comprednere abbastanza bene la reale situazione uditiva dei piccoli pazienti, si segue l’apprendimento del linguaggio e si provvede , se è il caso alla rimediazione protesica. La dstinzione è tra ipoacusie che riguardano l’apparto di trasmissione dei suoni e le ipoacusie di natura neurosensoriale. Se la perdità è della entità che lei mi riferisce esistono ottime possibilità per la piccola paziente. Sia fiduciosa. Cordialmente.

    Fabio Beatrice

    Fabio Beatrice

    Direttore della struttura complessa di otorinolaringoiatria all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino e docente presso la scuola di specializzazione di otorinolaringoiatria dell’Università di Torino. Nato a Roma nel 1955, si è laureato in medicina nel 1979 per poi specializzarsi in otorinolaringoiatria nel 1982 e in audiologia nel 1985. Autore di oltre 250 pubblicazioni scientifiche, insegna […]
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