Ipogonadismo ipogonadotropo e Azoospermia

    DOMANDA

    Professore buongiorno:
    35 anni, con probabile s. di Kallman. Già a 18 anni avevo livelli di FSH LH e Testost. sempre bassi, obesità, mancata pubertà (genitali poco sviluppati , no barba ecc) e problemi a sentire gli odori. Non ho mai fatto esami per Kallman ma ho sempre avuto FSH LH e testost. quasi a zero, quindi o è Kallmann o deficit isolato di gonadotropine, mi era stato detto ai tempi.

    Trattato per oltre 10 anni (dai 21 ai 34 anni) con testosterone per indurre e “mantenere” la pubertà, testosterone che ovviamente faceva il suo lavoro ma sopprimeva ancora di più il rilascio di FSH ed LH (immagino)

    Un anno fa :
    Es genetici, ecografie, fibrosi cistica ecc tutto ok (testicoli atrofici, 2/3cc), ecodoppler scroto ok, prostata ok, RMN evidenzia “empty sella” (ipofisi piccola e schiacciata sul fondo alla sella), esami tiroide ok ecc

    Vari spermiogrammi sempre con conclusione di ovvia “azoospermia” (anche post-centrifuga)

    La terapia con testost. da un anno mi è stata sostituita con gonadotropine da un Urologo, nel disperato tentativo di poter procreare con la mia compagna (lei 34 anni): mi inietto quindi in pancia fostimon e gonasi a giorni alterni.

    Ultima eco scrotale: testicoli di 5cc (credo siano sempre atrofici, ma sono raddoppiati in dimensioni in un anno di terapia).

    Inibina B è salita da 80 pre-terapia a 150 , amh è rimasto a 21 come prima, FSH da 0 si è normalizzato (valore oscilla sempre tra 5 e 8), lh è sempre rimasto a 0. Testosterone ok (valori molto più alti – al centro dei val. di riferimento – e stabili rispetto a quando facevo terapia con testosterone). Prolattina ok ed estradiolo costantemente alle stelle (da 50 pre-terapia a 150 in corso di terapia). Psa ok.

    1° spermiogramma dopo 6 mesi di terapia con gonadotropine: azoospermia anche dopo centrifuga

    2° spermiogramma dopo 12 mesi di terapia: 0 spermatozoi nell’eiaculato ma “1 spermatozoo ogni 50 campi di osservazione, di cui alcuni dotati di motilità.” questo dopo centrifuga.

    3° spermiogramma dopo 13 mesi di terapia: 0 spermatozoi nell’eiaculato ma , dopo centrifuga “1 spermatozoo ogni 15 campi a 20X”

    4° ed ultimo spermiogramma dopo 14 mesi di terapia: 0 spermatozoi nell’eiaculato ma, dopo centrifuga “1 spermatozoo ogni 5 campi 20X , di cui 1 spermatozoo ogni 18 campi dotato di motilità in situ e progressiva”

    Vengo alle domande:

    1) Con “1 spermatozoo ogni 5/15 campi 20X” , repertati dopo centrifuga, è possibile effettuare una crioconservazione (anche in più sedute, se servisse) utile eventualmente per una ICSI? Esiste un numero minimo di spermatozoi necessari per poter effettuare la crioconservazione? Glielo chiedo perchè in rete trovo sempre esperienze contrastanti, chi dice che ha potuto congelare anche solo 5/10 spermatozoi , e chi dice che sotto qualche migliaio non congelano. Quindi non capisco.

    2) Qualora gli spermatozoi del mio liquido fossero sufficienti per una crioconservazione, a Suo modo di vedere e secondo la Sua esperienza, dovrei fermarmi con la terapia dopo aver “congelato”, oppure proseguire comunque con la speranza che la situazione del mio seme migliori costantemente nel tempo?

    La ringrazio infinitamente se Vorrà rispondermi
    Cordiali saluti

    RISPOSTA

    Gentile signore,

    la possibilità di crioconservare anche pochi spermatozoi da liquido seminale dipende molto dall’esperienza del Biologo/Biotecnologo/Tecnico di laboratorio e dagli strumenti che ha a disposizione ed è tecnicamente possibile. Nel Suo caso può essere presa in considerazione la crioconservazione di singoli spermatozoi anche su capsule Petri dopo eventuale studio e selezione al micromanipolatore presso laboratori che abbiano lo strumento. In alternativa o in associazione può essere considerata anche l’esecuzione di una biopsia testicolare bilaterale con isolamento e crioconservazione contestuale degli spermatozoi che, teoricamente, dovrebbe consentire il recupero di un maggior numero di gameti. Sulla base della quantità/qualità degli spermatozoi crioconservati e dell’andamento dei parametri seminali sotto terapia con gonadotropine andrà deciso quanto a lungo proseguire con la stimolazione stessa. La saluto cordialmente. Carlo Foresta

    Carlo Foresta

    Carlo Foresta

    ANDROLOGO. Direttore del Centro regionale di crioconservazione dei gameti maschili, Università degli Studi di Padova. Nato a Lecce nel 1951, si è laureato in medicina e chirurgia all’Università di Padova, dove si è poi specializzato in endocrinologia. A Pisa ha invece conseguito la specializzazione in andrologia. È professore ordinario di patologia clinica all’Università di Padova […]
    Invia una domanda