DOMANDA
Gent.mo Professore,
ho 25 anni, maschio. Ho fatto da poco un’ecografia tiroidea: “Tiroide di dimensioni nei limiti, ad ecostruttura diffusamente disomogenea per la presenza di aree pseudonodulari ipoecogene confluenti, in quadro compatibile con tireopatia subacuta/cronica. Linfoadenomegalie latero/cervicali ad aspetto reattivo”.
Analisi sangue:
Aprile 2011
TSH *6,66 uUI/ml 0,34-5,6
FT4 0,72 ng/dl 0,61-1,12
FT3 3,65 pg/ml 2,5-3,9
ANTIC. ANTI-TG 18,1 UI/ml <34
ANTIC. ANTI-TIREOPEROSS. *24,6 UI/ml <12
TIREOGLOBULINA *98,08 ng/ml <78
COLEST. TOT. 182 mg/dl 90-200
C. HDL 29 29-71
C. LDL 114 50-130
FATTORE RISCHIO *6,2 0-5,5
TRIGLIC. 195 35-200
Ottobre 2011
TSH *5,972 uUI/ml 0,35-5,5
FT4 1,14 ng/dl 0,89-1,76
FT3 2,83 pg/ml 2,3-4,2
Sono stato visitato da due endocrinologi.
Il primo sostiene la necessità iniziare una terapia con Eutirox 25: se non si mette a riposo la tiroide e non si dimezza il TSH andrò incontro al probabile rischio che si formeranno noduli e/o che mi verrà il gozzo. è un rischio concreto?
Il secondo invece afferma che non è il caso di iniziare nessuna terapia se i valori di T4 e T3 restano nella norma e/o se il TSH non si alza oltre i 10 uUI/ml, aggiungendo che non è detto che si formeranno noduli o che la tiroide si ingrosserà e che tale rischio si presenta indipendentemente dalla terapia sostitutiva (che non agisce contro gli anticorpi responsabili della patologia ed impigrisce la tiroide).
Lei cosa ne pensa? Sono molto dubbioso.
Cordiali saluti
RISPOSTA
Il caso presentato è di una tiroidite autoimmune con ipotiroidismo subclinico e pseudonodularità. La decisione se trattare o meno con tiroxina dipende anche dalla valutazione clinica. In linea generale è “obbligatorio” trattare i casi con TSH superiore a 10 mU/l mentre c’è dibattito sull’ uso della tiroxina per valori tra 4,5 e 10. Personalmente in un paziente giovane con TSH intorno a 6, positività anticorpale e marcata disomogeneità tiroidea sarei orientato al trattamento.