DOMANDA
Gentile Prof. Limido,
La ringrazio per la Sua esaustiva risposta.
Un ultima informazione cortesemente:
per evitare sanguinamenti intestinali da cardioaspirina, mi è stato prescritto Pantorc 20.
Gli IPP sono accusati di provocare insufficienza renale e se devo assumere l’ acidoacetilsalicilico che e comunque un FANS, i danni renali potrebbero aumentare.
Secondo Lei è vero che gli antiacidi danneggiano il rene a lungo termine ?
Grazie.
RISPOSTA
Grazie per l’interessamento con una domanda molto interessante: rapporto fra IPP (inibitori pompa protonica) e insufficienza renale.
Era da tempo noto che gli IPP possono scatenare in alcuni soggetti una nefrite interstiziale acuta (analoga a una “reazione allergica” anche se con meccanismi più complessi) ma recentemente sono stati pubblicati studi che hanno evidenziato una maggior rischio anche di insufficienza renale cronica in soggetti in terapia con IPP a lungo termine.
D’altro canto il rischio emorragico da aspirina è noto e l’associazione di un IPP per la prevenzione di sanguinamenti è indicata in caso di presenza di fattori di rischio quali: pregressa emorragia digestiva, età avanzata, se associata terapia con anticoagulanti o FANS, e in caso di infezione da Helicobacter Pylori. In questi casi, a mio parere, i benefici della terapia con IPP possono essere considerati maggiori dei suoi rischi di determinare una IRC. Se non ci sono fattori di rischio per sanguinamento gastrointestinale l’uso di IPP non sarebbe raccomandato di routine ma valutato caso per caso.
Spero di esserle stato utile.
Un cordiale saluto.