DOMANDA
Egregio dottor Limido, sono ancora a chiederle la sua proverbiale assstenza. Ho 62 anni, Irc da due anni, ultima creatinina 1,31, abitualmente assumo al giorno circa 500 mg di calcio, fosforo 600 mg, e gli ultimi esami clinici davano il calcio a 9,90, il fosforo a 3,3 e la vitamina D a 25,5, ossia nei parametri. Ecco la domanda: poiche’ mi sembra che l’assunzione di 500 mg di calcio sia sotto i limiti consigliati per la mia eta’ (forse 800 mg), generando (forse!) un rapporto calcio/fosforo non ottimale, mi chiedo tuttava come mai gli esami clinici di calcio e fosforo sono nella norma? Ma quale deve essre i rapporto ottimale calcio/fosforo per il mio caso? Devo aumentare l’assunzione di calcio attraverso integrazioni di carbonato di calcio e se si’ di quanti milligrammi di carbonato di calcio? (Esluderei una integrazione di calcio puro perche’ non voglio aumentare il livello di fosforo che normalmente si trova abbinato agli alimenti contenenti fosforo). Sperando di aver esposto sufficientemente il mio quesito, l’occasione mi e’ gradita per salutara e ringraziara anticipatamente per la sua attenzione. Renato.
RISPOSTA
Gent.mo Sig. Renato, ancora un complimento per la Sua attenzione e precisione.
La Sua è una domanda molto corretta, soprattutto quando si preoccupa di non aumentare l’apporto di fosforo che tende ad accumularsi in caso di malattia renale cronica.
Gli esami che mi riferisce depongono per un metabolismo calcio/fosforo nei limiti della norma. Anche se l’apporto giornaliero di calcio è un po’ basso, il suo organismo è in grado di compensare correttamente. Per escludere che questo avvenga a scapito di una stimolazione delle ghiandole paratiroidi (che regolano insieme al rene il bilancio di calcio e fosforo), può completare le indagini con il dosaggio del Paratormone.
Resto a Sua disposizione per eventuali ulteriori dubbi.
Un cordiale saluto.