Ischemia celebrale

    Pubblicato il: 25 Gennaio 2013 Aggiornato il: 25 Gennaio 2013

    DOMANDA

    Buongiorno Direttore,le chiedo gentilmente un consulto su una persona a me cara che ha avuto un’ischemia celebrare il 4/12 a causa di una malformazione congenita di una vena del cervelletto, avuta fin dalla nascita,ma che non ha mai causato problemi,se non ora.Dopo essere stato operato d’ugenza(gli hanno asportato parte del cervelletto del lato destro che era danneggiato) ed essere stato in terapia intensiva,in cui hanno riscontrato una ripresa eccezzionale della sua salute,poiche’ era cosciente,muoveva gli arti superiori e inferiori,capiva e rispondeva agli stimoli abbassando il capo per dire si e scuotendo la testa per dire no,pero’ non parlava e veniva alimentato con cibo frullato,respirava da solo e anche il cervello reagiva bene ai farmaci che venivano somministrati,cosi’ come gli altri organi del corpo e’ stato trasferito dopo 20 giorni dall’intervento, al centro di riabilitazione per fare logopedia e neuromotorio.Ha ripreso a parlare e sta facendo fsioterapia per riprendere a camminare.Volevo sapere dato che la persona e’ giovane(34 anni) che conseguenze avra’ e se riuscira’ a tornare come prima e cosa si puo’ fare per evitare che si verifichi ancora quello che e’ successo.Grazie infinite e mi scusi se non ho osato termini scientifici o tecnici e degli eventuali errori nel spiegarle la situazione.Rimango in attesa di un Suo riscontro,La saluto cordialmente.Distinti saluti.

    RISPOSTA

    Gentile lettore, la giovane età e i progressi che descrive possono far ipotizzare senz’altro un buon recupero dell’autonomia del pz. Per il ritorno alla vita precedente vanno valutati gli esiti cognitivi e comportamentali attraverso una valutazione neuropsicologica specifica. Per il rischio di eventuali recidive, cioè ripetizione di emorragia cerebrale, la valutazione è neurochirurgica dopo esami come la angio-risonanza magnetica o angiografia cerebrale. Se vuole ulteriori suggerimenti può scaricare una guida che ho scritto per i familiari del comatoso e post-comatoso e per un’associazione di volontariato di cui sono socia fondatrice dal sito www.arco92.it
    Auguri