DOMANDA
Buongiorno dottore due anni fa per un contatto con tbc ho fatto il test mantoux che è risultato positivo così mi hanno fatto la lastra negativa e allora ho dovuto fare la terapia con l’isoniazide il punto è che all’epoca conducevo una vita alquanto sregolata per via dell’università fuori sede e quindi saltavo spesso le compresse da prendere anche perchè mi davano ulteriori problemi allo stomaco che già avevo x colpa del colon irritabile, quindi in realtà facevo i controlli ogni mese ma questa terapia non l’ho seguita alla lettera saltavo spesso il dosaggio, siccome poi avevano detto che era una terapia facoltativa che la si faceva x sicurezza pensavo che non sarebbe successo nulla, il punto è che di recente una persona che conosco che aveva seguito lo stesso iter che non vive con me e che vedo raramente ha contratto la malattia perchè per problemi epatici fu costretto a sospendere la cura e la dottoressa ha detto che se la cura non è stata seguita alla lettera dopo due anni la malattia potrebbe riattivarsi, ora devo andare alla asl per farmi vedere nei prossimi giorni perchè comunque di recente ho visto questa persona perchè è stata a pranzo da noi un paio di volte e quindi la asl suggerisce di ripetere i controlli devo quindi dire che non ho seguito bene la terapia e ripeterla secondo lei? Ammetto di sentirmi profondamente in colpa ma era un brutto periodo e mi trascuravo molto, so di aver sbagliato comunque sintomatologia non ne ho avuta. la ringrazio in anticipo
RISPOSTA
Gentile Signore,
la profilassi con isoniazide viene consigliata solo in caso di cuticonversione (cioè un test Mantoux negativo seguito da uno positivo) o in caso di contatto a rischio recente poichè la probabilità di malattia è massima nei primi due anni d’infezione (5%), ammontando al 5% nel corso di tutta la vita futura (a meno che non insorgano fatti di immuno-compromissione). Quindi, avendo lei già sospeso la profilassi ed essendo il contatto a rischio avvenuto ormai molto tempo fa, non ritengo che sia necessario riprenderla.
Cordiali saluti.
Carlo Torti