DOMANDA
Egregio dott. Giorgio Vittori,
Le scrivo per conto di mia madre (67 anni), sintetizzo in breve i fatti:
– Marzo 2011, esegue una isteroscopia di controllo nella quale vengono identificati 2 polipi, uno a livello del collo dell’utero (1,5 cm) e un altro endometrio (1 cm). Entrambi asintomatici. Viene suggerita l’asportazione sempre in isteroscopia più esame bioptico.
– Luglio 2011, operazione di poliposi.
– Agosto 2011, viene comunicato il risultato biopsia che dice “polipo endometrio con aree di iperplasia ghiandolare semplice/complessa con focali atipia. L’area con atipie misura cira 1 mm.”
A questo punto il medico ha suggerito una: Isterectomia totale con annessectomia bilaterale per evitare frequenti controlli di routine non poco dolorosi (isteroscopia).
Non nascondo che siamo molto preoccupati. Vorremo cortesemente un suo parere.
Distinti Saluti.
RISPOSTA
Carissima,
quanto è successo a sua madre è abbastanza frequente e la proposta che le hanno fatto, isterectomia e annessiectomia è quello che noi chiamiamo terapia di riferimento (gold standard). Per certi versi nella sfortuna di una diagnosi di iperplasia atipica su polipo (una alterazione precancerosa) ha avuto la fortuna di essere tranquilla che l’asportazione dell’utero alla sua età determina guarigione sicura.
Vi è, a livello di comunità scientifica mondiale, dibattito ampio sull’utilizzo di tecniche meno invasive e conservative in questi casi. Non vi è ancora esperienza consolidata, anche se qualche ginecologo descrive casistiche abbastanza rassicuranti con terapia conservativa. Il mio parere finale è che in attesa della disponibilità di marcatori biologici di rischio personale, la terapia che è stata proposta a sua madre sia accettabile e considerata appropriata.
Cordiali saluti