Jogging e contapassi

    DOMANDA

    Buonasera dott.Migliaccio, sono una studentessa di 25 un pò in sovrappeso. Da qualche mese sto più attenta all’alimentazione, ma il vero problema è l’attività fisica (tra pigrizia e mancanza di tempo faccio ben poco!). Avendo un parchetto sotto casa mi piacerrebbe provare a correre, gradualmente. Per spronarmi, mi è stato regalato un contapassi (fornito anche di distanza percorsa, tempo e kcal consumate). Volevo chiederle consiglio su come usarlo al meglio, sia per il tempo della corsa che per l’intera giornata. Ad esempio, potrei fissare un numero minimo di passi al giorno, o di distanza percorsa, tenendo il dispositivo sempre addosso (cammino spesso)? O è meglio basarsi sul numero delle calorie consumate? Come dovrebbero essere in caso questi parametri? (passi al giorno, distanza percorsa e kcal consumate)? Oggi ho fatto una piccola prova, tenendo l’aggeggio tutto il dì, per un totale di 13.000 passi e 500 kcal, circa. Curiosità: se invece di correre camminassi come ho fatto oggi (circa due ore totali) otterrei gli stessi effetti di una corsa di 20 minuti, considerati entrambi con una frequenza di 3-4 volte alla settimana? La ringrazio, cordiali saluti.

    RISPOSTA

    Gentile lettrice, la sua problematica è estremamente diffusa e purtroppo ancora poco ritenuta prioritaria nei propri stili di vita. Il nostro corpo deve infatti muoversi per potersi mantenere “in forma” mentre l’inattività porta inevitabilmente a problematiche varie, delle quali il sovrappeso è solo il primo segnale. Ma lei può invertire la tendenza, senza dubbio.
    Aver iniziato ad usare questo strumento è senza dubbio utile, non tanto per la precisione del dato (che nel caso delle calorie effettua una stima abbastanza generale) ma soprattutto perchè agisce come “motivatore” nei suoi confronti. E questo è utilissimo.
    Il suggerimento che le posso dare, a distanza, è iniziare. Non importa quanto, l’importante è che sia più intenso di come farebbe normalmente. Una camminata di due ore non è molto se lei cammina in maniera “fisiologica” ovvero alla sua andatura tradizionale. Dovrebbe andare più veloce, al limite della corsa, ma mantenendo il passo. Lo faccia per la durata che per lei è possibile, non importa per quanto, l’importante è che lei si segni i progressi su un notebook e punti a fare sempre un po di più. Poi man mano inizi a mettere anche dei percorsi di corsa, sarebbe l’ideale. Va bene 3-4 volte la settimana, mentre la durata dipende da lei, il suo corpo le dirà quando smettere. Almeno all’inizio faccia così.

    Gian Mario Migliaccio

    Gian Mario Migliaccio

    Dottorato di ricerca Università Roma Tor Vergata, Laurea Magistrale in Scienze della Nutrizione, Laurea Magistrale in Scienze e Tecnica dello Sport, Nutrizionista iscritto all’albo dei Biologi Abilitato Professore Universitario (ASN 2016). Ricercatore indipendente con oltre 30 studi internazionali presenti su Scopus, Pubmed. Divulgatore scientifico con oltre 200k followers. www.migliaccio.it
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