DOMANDA
Gent. Prof.
Mio zio di 59 anni, viene seguito dal Dott. Efisio Defraia nell’ospedale Oncologico Busingo di Cagliari. Ha un K polmone di 40×25 mm. E’ una metastasi nella vertebra D1 di 22x20x17 mm che causa quasi l’immobilità del braccio sinistro. Ora si sta estendendo con formicolii anche al braccio DX e ai piedi. Dopo 6 cicli di chemio con CDDP-GEMICIT, il tumore al polmone è regredito a 0,9 mm mentre la vertebra nonostante la radioterapia è aumentata di volume 29x22x25 mm. La lesione si estende in sede endocanalare con parziale interessamento del soma canalare e del peduncolo C7, ed in sede intraforaminale con effetti compressivi infiltrativi radicolari. Dopo una radioterapia flash si è deciso di consultare un neurochirurgo. Lei cosa ne pensa? Potrebbe essere efficace una chemioterapia mirata alla vertebra, o l’intervento è l’unica possibilità? E’ il caso di contattare altri oncologi?
Aspetto con ansia una sua risposta.
La ringrazio e la saluto.
Orietta
RISPOSTA
Gent. Sig.ra,
non credo sia il caso di contattare altri oncologhi. L’indicazione ad un eventuale intervento neurochirurgico la può stabilire solo il neurochirurgo, allo scopo di lenire i dolori. Non esiste la chemioterapia “mirata”, solo la radioterapia avrebbe potuto funzionare ma nel caso di suo zio, i risultati non sono stati soddisfacenti.
Cordiali Saluti
Prof. Giancarlo Roviaro