DOMANDA
Buongiorno Dottore, mi perdoni se mi permetto di disturbarla.
Sono disperato.
Ho 58 anni e sono affetto da adenocarcinoma prostatico Gleason score 5 (3+2) scoperto con esame istologico il 29/01/2007 – PSA 11,96.
Sono stato sottoposto a ciclo di radioterapia dal 10/10/2007 al 5/12/2007 per un totale di 40 sedute.
Per essendo trascorso 2 anni (dalla fine del ciclo di radioterapia) il PSA non si è azzerato, l’ulmino esame il 28/01/2010 valore 1,70.
Devo desumere, a questo punto, che la radioterapia è fallita.
Dottore, La prego mi può comunicare se posso essere candidato al trattamento HIFU presso il suo ospedale?
La ringrazio anticipatamente della risposta e nel frattempo Le invio cordiali saluti.
RISPOSTA
gentile signore,
il trattamento primario di un adenocarcinoma prostatico ben differenziato ma con PSA superiore a 10 ng/ml ed una lunga aspettativa di vita (eta’ inferiore a 60 anni) e’ la prostatectomia radicale. Le possibilita’ di cura con l’intervento sono buone e una situazione libera di malattia anche dopo 10-15 anni e’ superiore all’80%.
La radioterapia non asporta ne’ prostata ne’ tumore ma cerca di fibrotizzare il tutto.
Le possibilita’ di cura sono ridotte e soprattutto nel lungo periodo (10 anni) i rischi di ripresa di malattia sono significativi.
Nel caso di una PSA in aumento dopo radioterapia e’ un indice di fallimento della terapia e che esiste una ripresa biochimica di malattia.
Per prima cosa bisogna capire se questa ripresa di malattia e’ ancora locale (a livello della prostata) o a distanza .
Il test diagnostico piu’ accurato e’ la risonanza magnetica con spettroscopia e dinamica che permette di distinguire attravero uno studio metabolico) del tessuto prostatico ancora attivo in sede neopalstica da uno invece fibrotizzato dalla radioterapia.
Inoltre una PET-TC con colina potra’ vedere se in circolo esistono delle sedi secondarie di malattia.
Generalmente dopo radioterapia HIFU od ulteriori trattamenti radioterapici non vengono utilizzati, e l’intervento chirurgico e’ sconsigliato per effetti collaterali in aumento.
Si procede con una terapia medica sequenziale incominciando (in caso di assenza di lesioni secondarie) con un antiandrogeno e poi con seconda linea se o quando il PSA non sscende o risale, con LHRH analoghi.
La risonanza magnetica puo’ effettuarla nel nostro ospedale che e’ uno dei centri di riferimento per questa metodica.
Cordiali saluti
Alessandro Sciarra