la mia lotta per la vita

    Pubblicato il: 20 Novembre 2012 Aggiornato il: 20 Novembre 2012

    DOMANDA

    ECCO LA MIA STORIA CLINICA
    29.10.2007: intervento chirurgico di resezione del sigma con esito istologico deponente per adenocarcinoma stadio III Kras wild type
    Segue chemioterapia adiuvante con schema Folfox 4 per complessivi 8 cicli seguito da LV5FU2 ( completata nell’Agosto 2008)
    Luglio 2009: comparsa di recidiva di malattia a livello polmonare bilaterale e linfonodale addominale per cui ho intrapreso chemio-bioterapia sistemica con schema Folfiri C225 con remissione parziale delle lesioni polmonari e linfonodali.
    Maggio 2010- Dicembre 2010:monoterapia mantenimento con C225 con persistenza della risposta.
    Gennaio 2011: evidenza di PD polmonare per cui vengo sottoposta a chemio-bioterapia sistemica di II linea con schema Folfox 4 Bevacizumab pr 12 cicli con remissione parziale seguito da LV5FU2 + Bevacizumab fino al Settembre 2011 seguito da Bevacizumab di mantenimento sino al Dicembre 2011.
    Dicembre 2011: progressione polmonare e sierologica della malattia: inizia linea di trattamento con MMC + Capecitabina flat con SD della durata di circa 6 mesi;
    da Giugno 2012 Capecitabina flat dose con sostanziale SD della malattia
    L’ultima TC whole body dell’Ottobre 2012 evidenzia però una franca progressione della malattia a livello polmonare senza PD della malattia in altre sedi e con evidenza di PD sierologica
    Vorrei CHIARAMENTE SAPERE QUALI SONO LE MIE CONDIZIONI, SE HO SPERANZE O SE LA MIA CONDIZIONE E’ TALE DA DOVER PREPARARE TUTTI AL PEGGIO!
    la ringrazio molto

    RISPOSTA

    Cara Lettrice, lei ha tutta la mia empatia per la forza d’animo con la quale sta combattendo. Certamente il male che l’ha colpito è uno dei più aggressivi e lei è riuscito a tenerlo a bada per molto tempo. Comprendo anche la sua esigenza di franchezza e tuttavia, pur non tacendo che la progressione del male continua, io credo che non ci si debba ritirare dalla lotta. Perchè, vede, ogni tumore è diverso dall’altro, anche quelli che colpiscono uno stesso organo. Non esiste un solo cancro del seno, del colon, del pancreas, come non esistono “la” leucemia o “il” mieloma. Per ognuna di queste neoplasie si conoscono ormai centinaia di varianti, ciascuna con peculiarità talmente marcate e differenzianti da poter essere quasi considerate una malattia indipendente. E questo le deve dare ancora speranza.
    Un augurio affettuosissimo
    Umberto Veronesi