Lacrimazione densa

    Pubblicato il: 14 Marzo 2010 Aggiornato il: 14 Marzo 2010

    DOMANDA

    Gentilissimo Prof. Calabria,
    da circa 15 anni sono affetta da glaucoma, curato con colliri specifici riuscendo a mantenere il tono oculare a livelli accettabili. Il campo visivo è discreto.
    Nel 2007 sono stata operata di cataratta a entrambi gli occhi e da quel momento sono iniziati i guai per la mia vista: una blefarite allergica, probabilmente contratta in seguito all’intervento, causa una lacrimazione densissima e appiccicosa che mi crea una offuscazione della vista molto fastidiosa.
    Attualmente il mio oculista, per cercare di attenuare il fastidio della lacrimazione, mi ha fatto sospendere le cure per il glaucoma e mi ha prescritto 2 colliri (TIROCULAR e PRANOFLOG) da applicare 3 volte al giorno e una pomata cortisonica (TOBREDEX unguento) per soli 10 giorni, ma i risultati sono quasi nulli.
    Le porto a conoscenza che vari esami effettuati (OCT, HRT, pachimetria corneale, topografia corneale, campi visivi) sono discreti.
    Ha delle alternative da suggerire? Grazie, Alba

    RISPOSTA

    la terapia della blefarite è difficile e necessita molta costanza. Io le consiglierei di non sospendere la terapia antiglaucomatosa ed evitare l’uso di farmaci cortisonici come il tobradex.
    La terapia della blefarite comincia con una accuratissima igiene delle palpebre: prolungati impacchi caldi alla sera (semplice acqua calda dello scaldabagno) e al mattino uso dei detersivi specifici per le palpebre (blefaroshampoo, blephaclean e così via). Inizialmente a sere alterne subito dopo l’impacco caldo occorre mettere nell’occhio 0,5cm di pomata contenente tetracicline (es. colbiocin) e proseguire con un prolungato massaggio digitale. I risultati si cominciano a vedere dopo un mese: a quel punto l’uso della tetraciclina può essere ridotto a una volta la settima, ma è importante proseguire sempre tutte le sere con impacchi caldi e detergenti al mattino
    prof.Giovanni Calabria
    Università di Genova