lal – studio randomizzato Oncaspar in fase Re-induzione

    DOMANDA

    Buongiorno, mio figlio ha due anni e nove mesi e sta affrontando la fase di
    Re-induzione del protocollo a seguito diagnosi di lal. Ho letto la risposta che avete dato alla domanda “Oncaspar in leucemia linfoblastica acuta” e mi sembra di capire l’orientamento favorevole alla sperimentazione delle 10 Oncaspar nello studio randomizzato. La mia domanda è proprio questa, ci lasciano scegliere se entrare nello studio randomizzato o no, quindi fare dieci Oncaspar al posto di una, ma i dottori non ci forniscono nessuna spiegazione se non quella della sperimentazione, non ci parlano degli effetti collaterali, se effettivamente aumenta le possibilità di non avere ricadute, neanche in termini di percentuali sia di benefici che di effetti collaterali. Sappiamo che essendo sperimentale non ci sono dati definitivi, ma almeno una spiegazione sul perché proprio 10 al posto di una! Insomma siamo indecisi se accettare o no. Informandoci da soli sugli effetti collaterali dell’Oncaspar e su quanto siano comuni rimaniamo spaventati e orientati per il no, ma se ci dicessero che la percentuale di guarigione effettivamente aumenta e che gli effetti collaterali sono gestibili nella quasi totalità dei casi, potremmo cambiare idea. In un momento così difficile per noi non siamo in grado di prendere decisioni senza adeguate spiegazioni, e la decisione deve essere anche rapida, nel giro di pochi giorni. La ringrazio in anticipo per la risposta.

    RISPOSTA

    Buongiorno. In considerazione dell’età del suo bimbo, per poter avere una risposta adeguata, dovrebbe rivolgere il suo quesito al dott. Momcilo Jankovic, ematologo pediatra, anche lui esperto di OK Salute.

    Cordiali saluti,

    Francesco Onida

    Francesco Onida

    Francesco Onida

    Professore Associato in malattie del sangue nel Dipartimento di Oncologia e Emato- Oncologia dell’Università Statale di Milano, lavora presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dove è responsabile del Centro Trapianti di Midollo Osseo. Laureatosi in medicina e chirurgia nel 1995, si è poi specializzato in Ematologia nel 1999. Rientrato in Italia […]
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