L’archetipo junghiano dell’Ombra

    Pubblicato il: 17 Giugno 2013 Aggiornato il: 17 Giugno 2013

    DOMANDA

    salve dottore,sono Elia ho 21 anni.
    1 settimana fa ho sognato che ero sul divano e che pensavo di essermi svegliato e mi sono detto “ma mi sono gia svegliato”?.
    Ero in ginocchio sul divano quando sdraiato mi sono visto io e non sapevo cosa dire poi ho cominaciato a chiamarmi elia,elia,elia…ad un certo punto interno a me si era fatto nero e sentivo freddo e l’altro io che stavo chiamando ha cominciato a cambiare forma e si è prensentato sotto altre vesti aveva un vestito fatto si stracci neri e un grande capuccio nero non vedevo il volto era nero…non me ne rendevo conto cioè non ci facevo neanche caso (nel sogno).
    Poi ho cominciato a schutermi/lo e fa uno scatto come se volesse prendermi e poi mi sono svegliato e sentivo freddo…
    spero in suo consulto perche io qua ovviamente ci resti un po schioccato grazie dottore…

    RISPOSTA

    Gentile Elia, il sogno riportato appare in linea con quello da Lei precedentemente raccontato in quanto ci riporta anch’esso al tema di parti dell’identità non ancora perfettamente integrate. Esse, quindi, si presentano o come totalmente buone (Lei che cerca di svegliarsi) o come totalmente cattive (una figura nera incappucciata che ricorda l’uomo nero che fa tanto spavento ai bambini) per tale motivo ci incutono timore. Il sogno, quindi, ci pone il problema di accettare quello che Jung chiamava archetipo dell’Ombra, ovvero le parti di noi che riteniamo meno piacevoli e desiderabili.
    Cordiali saluti.