l’attenzione alla Salute : sempre più difficile

    DOMANDA

    Gent.ma Dottoressa buongiorno,
    sul tema Salute, a me la vita sembra sempre più uno sforzo per schivare le mine vaganti.
    Ho un calendario fitto di controlli (ho problemi pesanti anche in campo extra-oncologico), che mi spaventa ogni volta che lo guardo: prima c’erano i miei controlli che si traducevano in 3 – 4 visite specialistiche l’anno. Poi purtroppo mia figlia, ora mia mamma.In sintesi la ns storia:
    la scrivente, operata a 28 anni per tecoma ovarico (enucleazione parziale) e a 45 anni per carcinoma duttale in situ (QUART); mia madre 77 anni operata per carinoma lobulare infiltrante (sentinella positivo); mia figlia, 21 anni, a 19 anni operata per cisti dermoide gigante (10 cm) con compressione ed asportazione di tuba e ovaio; a 18 anni operata per asportazione di fibroadenoma giovanile (12 cm), ora presenta una piccola formazione cistica nell’ovaio contro laterale (l’unico rimasto), per la quale il ginecologo ha prescritto controllo (visita, ecografia e marcatori) ogni 6 mesi.
    Al primo controlla a 6 mesi: marcatori negativi e dimensioni invariate.
    Con questa storia alle spalle, un carattere ansioso, e i dati comunque “oggettivi”, mi chiedo quali siano i rischi reali (ovviamente soprattutto per mia figlia), le “tabelle di marcia” effettivamente necessarie, e quale potrebbe essere una strada per evitare di “tirare a campare” (a livello emotivo), tra un controllo e l’altro.
    Grazie per il suo aiuto.
    Cordiali saluti
    Susanna

    RISPOSTA

    Cara Susanna,
    leggendo la sua storia sento forte il peso del passato e la paura per il futuro.
    Al di là del carattere ansioso che si attribuisce, sicuramente la presenza o il rischio di una patologia non aiutano a vivere serenamente il cammino che abbiamo davanti.
    Purtroppo i rischi reali e le “tabelle di marcia” necessarie a sua figlia sono a me ignoti, ma quello che mi sento di potervi consigliare, al fine di riuscire a vivere al meglio possibile la difficile situazione, è di rivolgervi ad uno psicologo per intraprendere un percorso di sostegno, anche breve. Sicuramente questo potrà aiutarvi a trovare un miglior equilibrio e una maggiore consapevolezza per affrontare i momenti complicati della vita e a riscoprire una leggerezza spesso oscurata dai problemi di salute.
    Sperando di esservi stata di aiuto, vi auguro ogni bene.

    Martina Landucci

    Martina Landucci

    PSICONCOLOGIA. Psicologa al servizio di psicologia dell’Istituto nazionale per la ricerca sul cancro (Ist) di Genova. Nata a Genova nel 1981, si è laureata in psicologia all’Università di Parma e si è specializzata in psicologia clinica presso l’Università di Nizza.
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