lesioni tendinee spalla

    DOMANDA

    A seguito di una caduta, circa due mesi fa, ho riportato al braccio sinistro, lesioni al tendine del sottoscapolare (5X2,5) e del sovraspinoso (10×2). Ho iniziato quasi subito una fisioterapia che ha quasi eliminato il dolore e permesso una serie di movimenti. Però mi è stato detto che non riprenderò più piena movimentazione del braccio. Inoltre mi è stato suggerito di eseguire una artroscopia e successivamente infiltrazioni di acido ialuronico. E’ un ipotesi valida? Oppure può suggerirmi qualche altra alternativa? Le faccio presente che ho 82 anni. La ringrazio e resto in attesa.
    MARA

    RISPOSTA

    I suggerimenti che riguardano l’artroscopia e le infiltrazioni di acido ialuronico le sono indubbiamente stati dati da un chirurgo ortopedico che, valutando la situazione della sua patologia, avrà ritenuto di potere intervenire così. Per quanto riguarda la riabilitazione, branca della quale mi occupo e per la quale posso darle dei consigli, penso che lei potrebbe giovare di cicli di terapia che le potranno permettere di mantenere o anche di ampliare la mobilità dell’articolazione della spalla. A questo riguardo, è piuttosto importante scegliere un tipo di intervento riabilitativo che si basi sulle conoscenze scientifiche più all’avanguardia. Le consiglio di cercare un fisioterapista nella sua città che conosca e pratichi l’Esercizio Terapeutico Conoscitivo, metodologia riabilitativa elaborata dal Professore Carlo Perfetti e dai suoi collaboratori, diffusa in Italia e in altri Paesi ( potrà trovare ampie informazioni sul web e in particolare sul sito www.riabilitazioneneurocognitiva.it ). Resto a sua disposizione per altre informazioni che vorrà chiedermi.

    Laura Genco

    Laura Genco

    Fisioterapista presso il centro di riabilitazione della Fondazione Auxilium di Trapani. Nata a Erice (Trapani) nel 1961, è laureata in fisioterapia e in scienze riabilitative. Si occupa prevalentemente di soggetti neurolesi in seguito ad ictus, traumi, patologie neurodegenerative, di bambini con paralisi cerebrale infantile, mielomeningocele, distrofia muscolare, e di donne operate al seno.
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