DOMANDA
buongiorno dottore, posso chiederle se a suo parere in vista di una settimana a gennaio al sole forte dei caraibi sia utile fare qualche lettino abbronzante? ho pelle non chiara,con molti nei ed efelidi ma li tengo controllati una volta all’anno dal dermatologo e tutto e’ ok. vorrei farli fare anche a mia figlia di 17 anni che ha pochi nei e pelle chiara…aspetto il suo buon parere, grazie mille!!!
RISPOSTA
Buongiorno signora, l’avviso che la melanina prodotta dalle lampade crea una barriera debole. Le ricordo, infatti, che i raggi UVA sono responsabili della ‘pigmentazione immediata’, in quanto provocano lo scurimento per fotossidazione della melanina già presente sulla superficie della pelle. In sostanza, abbronzano subito, non scottano, ma donano una pigmentazione ‘effimera’, con scarsa valenza foto protettiva, che regredisce dopo poco tempo. A differenza degli UVB che, mediante la melanogenesi stimolano la pelle a produrre nuovi pigmenti (‘pigmentazione differita’), arrecando eritemi e scottature, se presi in dosi eccessive. I raggi UVA tipici delle lampade solari, essendo più penetranti, possono causare il cosiddetto fotoinvecchiamento, danneggiando fibre elastiche e collagene, e rendere la pelle secca, spessa e rugosa. In sostanza, meglio evitare, sia per sua figlia che per lei. Piuttosto, per aiutare la pelle a sopportare meglio l’insulto dei raggi solari, può provare il picotage: un trattamento superidratante per il viso a base di microiniezioni di acido ialuronico fluido nello strato superiore del derma. La sostanza si diffonde rapidamente, formando un velo sottocutaneo che ostacola la disidratazione e incentiva qualità e durata dell’abbronzatura.
Cordiali saluti, Antonino Di Pietro