DOMANDA
Buongiorno,il mio fidanzato di 45 anni circa 5 anni fa ha contratto la leucemia acuta e dopo della chemio e il trapianto di midollo grazie al fratello sembrava guarito. 6 mesi fa il problema si è ripresentato, è rientrato in clinica, da quando si è riscoperto il male ed il ricovero sono passati una decina di giorni. In clinica ha eseguito tre cicli di chemio ed è anche entrato in coma x un paio di giorni dopo il secondo ciclo. Poi gli è stato eseguito il trapianto, non più da donatore ma utilizzando le sue stesse cellule e dopo circa 5 mesi in clinica rimandato a casa. Il problema è che ha paura di morire da un momento all’altro e mi ha detto che i medici non gli hanno dato garanzia alcuna. Adesso è pieno di dolori e non può neanche guidare la macchina in seguito alle cure cui è andato in contro. La mie domande sono:
se può effettivamente guarire?
se può ritornare ad una vita normale?
se i medici non hanno voluto fare una prognosi perchè è troppo presto?
e quando è possibile ipotizzare una possibile guarigione?
Vi ringrazio x le risposte, sono disperata, vorrei stargli vicino e mi ha allontanata…e qui ho anche la paura che subentri una depressione.
RISPOSTA
Gentile Signora
la situazione che lei mi descrive è critica e non è possibile fare una prognosi ( avrei bisogno di più dati tecnici).
Posso solo dirle che mi sembra che il suo fidanzato sia seguito con molta accuratezza dai colleghi quindi le consiglio di affidarsi a loro. Riguardo alla depressione è sicuramente reattiva e i suoi medici sicuramente lo possono aiutare ( anche per il dolore). Continui a stare vicino al suo fidanzato e mi faccia sapere. In bocca al lupo.