DOMANDA
Quattro mesi fa, a mia sorella,56 anni, con Artrite R da 1 anno, viene diagnosticata una Leucemia.Mieloide.Cronica, in fase inziale “cronica”;
Come terapia di “prima linea”, si usa “-Tasigna-Nilotinib-600 mg/g”; In 1 mese,i G bianchi, sono scesi da 35000 a 8000, ma tra i 40 ed i 75 gg di cura, stanno risalendo,un pò ogni settimana, oltre 12000 ;Ho letto che questo e’ considerato fallimento della cura! Si è in attesa della seconda risposta molecolare (tre mesi di cura) con il timore che ci siano mutazioni (es ilT315I) resistenti agli inibitori o che non si riesca a capire il motivo della resistenza.
Volevo chiedere quanto segue:
1_E’ possibile che si fermi la risalita dei globuli B? In questo caso esisterebbe una risposta ematologica “Subottimale”, (G Bianchi più di 10000) o sarà inutile continuare con -Nilotinib-?;
2_In caso di resistenza a -Nilotinib- non dovuta a mutazioni,è previsto l’impiego di -Nilotinib- ad 800 mg/g così come quando viene usato dopo fallimento di -Imatinib?(esistono degli studi in tal senso)oppure passare a -Dasatinib- come seconda linea dopo -Nilotinib- ? ;
3_Se la resistenza fosse confermata e, se, per età o assenza di un donatore, non e’ possibile un trapianto, cosa si può fare ?? Non si può sperare in un controllo della malattia in attesa di nuovi farmaci come -PONATINIB-( pare valido contro tutte le mutazioni) oppure bisogna solo attendere la faseBlastica ?; Perdono per la lungaggine e, la ringrazio di cuore.Raffaella
RISPOSTA
Buon giorno, nel suo caso è stato iniziato in prima linea un trattamento con un inibitore di seconda generazione. Il farmaco è più efficace di Imatinib ma il comportamento da seguire in caso di fallimento è meno standardizzato data la minore esperienza. Cerco di rispondere in ordine alle sie domande.
!) la valutazione della risposta si fa a 3 mesi. Non giudico 12.000 globuli bianchi una non risposta. La presenza della mutazione T315i è rara all’inizio della storia di malattia ( circa 4%). Attenderei i tre mesi per qualsiasi valutazione
2) no
3) si può passare al inibitore di terza generazione che lei cita che però non è ancora registrato in Italia ( l’ha approvata la FDA pochi giorni fa). Se fosse confermata la resistenza io valuterei anche l’ipotesi trapianto
Le ripeto però che è troppo presto per una valutaizone corretta. CI risentiamo dopo la valutazione completa (ematologica, citogenetica e molecolare) del terzo mese
In bocca al lupo