DOMANDA
Buonasera, la ringrazio per la celere risposta alla precedente mail . Mio padre è in cura all’ospedale di Livorno . Stamani ha eseguito l’emocromo e non ha fatto trasfusioni, l’ultima risale a martedì scorso . I valori sono: WBC 2 RBC 2,73 HB9 conta piastrinica 21 N%31 L%33,5. M 35,5%. RET3,39
Due volte a settimana prende eritropoietina e una volta a settimana tevegrastim per globuli bianchi. Secondo lei può rimandare la chemioterapia? Mio padre non è ancora a conoscenza dell’imminente ricovero a inizio Gennaio perchè sappiamo già che non la prenderà bene e sopratutto non accetterà di cambiare stile di vita . Siamo preoccupati perché anche se si sottoporrà alla cura ed uscirà dall’ospedale , il rischio di contrarre infezioni è maggiore e conoscendo mio padre non sarà facile … Cosa ci consiglia?
Cordiali saluti
RISPOSTA
Buonasera. I dati che mi ha comunicato (di pancitopenia) confermano il quadro di verosimile rapida evoluzione verso una forma di leucemia acuta. L’utilizzo del tevagrastim è discutibile, in assenza di infezioni gravi minacciose per la vita. In ogni caso il trattamento dovrà essere commisurato ai dati definitivi dell’esame midollare. Vista l’età, sarei propenso a pensare che un tentativo con il farmaco Decitabina potrebbe essere preferibile rispetto alla classica chemioterapia di induzione da leucemia mieloide acuta, ma credo sia giusto che la scelta terapeutica ottimale venga eseguita dai colleghi che hanno in cura il paziente, che hanno certamente a disposizione molti più elementi del sottoscritto per poter giudicare la complessa situazione clinica.
Un caro saluto,
Francesco Onida