LEUCEMIA MIELOMONOCITICA CRONICA

    DOMANDA

    e’ stata prognosticata a mio padre qualche giorno fa. Parte con cicli di Vidaza subito. Mio padre ha 63 anni ed è “sano” nel senso che non ha altre patologie. Sono informato che la prognosi mediana è 24 mesi. E’ vero? ci sono altri studi in corso e possibilità di nuove cure a breve? quali fattori peggiorano la prognosi e quali la migliorano, cosa devo guardare per capire in che direzione si va (rigonfiamento milza, frequenza trasfusioni, ecc.)? Grazie.

    RISPOSTA

    La prognosi della LMMC è variabilissima. Il dato dei 24 mesi nasce da casistiche retrospettive, che quindi sono deficitarie per definizione. Personalmente ho molti pazienti che hanno avuto la diagnosi di questa malattia molti anni fa (anche più di 10). I fattori prognostici più importanti sono l’anemia (emoglobina inferiore a 10 g/dl), la quota dei blasti nel midollo, la presenza di cellule mieloidi immature circolanti (blasti+promielociti, mielociti, metamielociti), un numero di linfociti periferici superiore a 2500/microlitro e gli elevati livelli di LDH. La splenomegalia di norma si associa alle forme “proliferative” ossia quelle in cui i globuli bianchi totali sono superiori a 13000/microlitro. Il trattamento con la 5-azacitidina (Vidaza) può essere molto efficace. Dove è seguito suo padre? In che città? quale ospedale?

    Francesco Onida

    Francesco Onida

    Professore Associato in malattie del sangue nel Dipartimento di Oncologia e Emato- Oncologia dell’Università Statale di Milano, lavora presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dove è responsabile del Centro Trapianti di Midollo Osseo. Laureatosi in medicina e chirurgia nel 1995, si è poi specializzato in Ematologia nel 1999. Rientrato in Italia […]
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