Leucospermia e infertilità

    Pubblicato il: 2 Luglio 2018 Aggiornato il: 2 Luglio 2018

    DOMANDA

    Salve dottore, sono un David (31anni con compagna di 29) e le scrivo di nuovo per chiederle un consulto circa la terapia che da poco ho intrapreso. In breve le riepilogo la mia situazione:
    Risultati 1° spermiogramma fatto (Volume: 2 ml; pH: 7,4; Aspetto: proprio; viscosità: aumentata(+); fluidificazione: irregolare; numero/ml: 50.000.000; numero totale per eiaculato: 100.000.000; motilità progressiva: 25% rettilinea + 5% discinetica; motilità non progressiva: 5% agitatoria in loco; motilità totale: 35%; forme tipiche: 12%; forme atipiche: 88% (teste amorfe, acromosomi ridotti, colli angolati, code rigonfie, code mozze); leucociti/ml: 3.000.000; corpuscoli prostatici: presenti; emazie:rare; cellule di sfaldamento: /; elementi linea spermatogenetica: presenti; zone di spermioagglutinazione: /; test di vitalità all’eosina- %spermatozoi vitali: 53%);
    – visita urologica tutto ok; – ecocolordoppler testicolare con tutti i risultati conformi se non per un piccolo varicocele di 1-2 grado a sx. A questo punto ho iniziato a investigare lato leucociti. Fatta 1 spermiocoltura negativa. Fatta 2 spermiocoltura x conferma con risultato positivo per streptococco beta emolitico di gruppo b. Fatta urinocoltura negativa. Iniziata cura di 7 giorni con augmentin. Dopo 12 dalla fine della cura, fatta nuova spermiocoltura risultata negativa. Dopo circa un mese, fatto spermiogramma. Di seguito ultimi risultati: Volume: 1,5 ml; pH: 7,5; Aspetto: proprio; viscosità: nei limiti; fluidificazione: fisiologica; numero/ml: 48.000.000; numero totale per eiaculato: 72.000.000; motilità progressiva: 20% rettilinea + 10% discinetica; motilità non progressiva: 5% agitatoria in loco; motilità totale: 35%; forme tipiche: 10%; forme atipiche: 90% (teste amorfe, microcefalie, acefalie, teste a punta, colli angolati, code mozze); leucociti/ml: 2.600.000; corpuscoli prostatici: presenti; emazie:rare; cellule di sfaldamento: /; elementi linea spermatogenetica: presenti; zone di spermioagglutinazione: /; test di vitalità all’eosina- %spermatozoi vitali: 60%. Finalmente ho incontrato un andrologo che in soldoni ha detto che considerando tutti i dati raccolti e l’assenza di altri sintomi, i leucociti potrebbero essere dovuti in parte a quel piccolo varicocele (ma operare non porterebbe beneficio) e parte ad inquinamento da lavoro (sono operatore farmaceutico). A questo punto il suo consiglio è stato di controllare prostata facendo analisi di FSH, LH, PRL, PSA, TESTOSTERONE, TSH, VITAMINA D (solo x esserci certi che non ci sia nulla alla prostata) e iniziare cura di 1 mese di spergin q10 e 2 mesi di spergin forte, per poi ripetere spermiogramma a settembre. Secondo lei, è una giusta terapia? È corretto non continuare ad investigare riguardo gli alti leucociti? Secondo lei, potrebbero esserci delle possibilità con questa terapia? Le ricordo che è quasi un anno di tentativi. Conosce caso in cui nonostante i leucociti così alti la gravidanza è arrivata? La nostra paura è che rimarranno sempre così alti. Grazie mille David

    RISPOSTA

    Caro sig. David,

    letta con attenzione tutta la Sua storia clinica, ritengo utile indagare la situazione della prostata e delle altre strutture atte al passaggio ed all’acquisizione delle capacità fecondanti da parte dello spermatozoo (vescichette seminali, dotti deferenti ed eiaculatori) anche dal punto di vista strutturale (l’esame ottimale è rappresentato dall’ecografia transrettale). Il trattamento con antiossidanti impostato dal Collega può aiutare ma potrebbe essere necessario valutare e considerare, alla luce del risultato dell’esame suddetto, una terapia antinfiammatoria mirata, considerato che gli spermiogrammi eseguiti hanno sempre documentato segni flogistici delle vie seminali e delle ghiandole sessuali accessorie. Infine, per la presenza di leucospermia, riterrei opportuno anche ricercare gli anticorpi anti-spermatozoo (su liquido seminale) (sembra non siano stati mai eseguiti) e la presenza di Papillomavirus sul liquido seminale che può associarsi ad alterazioni della motilità spermatica.

    Cordiali saluti

    Carlo Foresta

    Carlo Foresta

    Carlo Foresta

    ANDROLOGO. Direttore del Centro regionale di crioconservazione dei gameti maschili, Università degli Studi di Padova. Nato a Lecce nel 1951, si è laureato in medicina e chirurgia all’Università di Padova, dove si è poi specializzato in endocrinologia. A Pisa ha invece conseguito la specializzazione in andrologia. È professore ordinario di patologia clinica all’Università di Padova […]
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