DOMANDA
Salve Dottore
Sono una donna di 31 anni, seguo una terapia per la tiroide ed il mio medico di famiglia mi ha prescritto una visita ematologica (diagnosi: linfocitopenia) dopo aver visionato le seguenti analisi del sangue:
Ferro 161 H da 45 a 150
Vitamina D 9.43 L da 20 a 90
Wbc 3.54 L da 3.60 a 10
Ly% 45.8 H da 20 a 45
Ne% 39.5 da 37 a 70
Mo% 11.3 H da 2.5 a 10
Eo% 3.1 da 0.5 a 6
Ba% 0.3 da 0 a 2
Rbc 5.56 H da 3.5 a 5
Hgb 16.3 H da 11.5 a 16
Mchc 35.3 H da 32 a 35
Dottore secondo Lei devo preoccuparmi?
Grazie mille
Saluti Cordiali
RISPOSTA
Buongiorno. Gli esami che mi ha riportato non indicano una linfocitopenia ma piuttosto una lieve neutropenia (il numero assoluto dei suoi neutrofili è di circa 1400/mcL). Per questa ragione la sua formula leucocitaria (ossia la distribuzione dei globuli bianchi nei vari sottotipi) appare quindi invertita con una percentuale di linfociti superiore a quella dei neutrofili. Clinicamente, in assenza di altre alterazioni emocromocitometriche, questa lieve neutropenia non ha alcun significato e non comporta alcun problema. Essa può essere un fenomeno passeggero, per esempio quale esito di una progressa recente infezione anche banale, un fenomeno di accompagnamento ad un disordine autoimmune, un fenomeno indotto da eventuali trattamenti farmacologici in corso o anche un fatto costituzionale. In ogni caso, previa necessità di confermare il riscontro con un successivo controllo a distanza di un paio di mesi, in questo caso è utile verificare l’eventuale stabilità del quadro ematologico nel tempo.
