DOMANDA
Egregio Dottore,
Mi chiamo Diana e ho 27 anni.A causa di una persistente linfocitosi assoluta a cellule t(2011-tutt ora) continua debolezza,e linfonodi spesso gonfi(definiti reattivi) mi sono rivolta ad un ematologo che mi ha fatto fare diverse tipizzazioni linfocitarie che come esito davano solo un continuo aumento consensuale delle popolazioni Cd 4 cd8 positive.l ultimo esame riguardava l analisi molecolare per studio malattie linfoproliferative che ha evidenziato la presenza di una banda di arrangiamento per la catena y del Tcr e la presenza di almeno una popolazione t monoclonale.I ematologi a cui mi sono rivolta mi ha giustificato il tutto come una conseguenza virale data l età e l aumento riferito solo ai linfociti t,consigliandomi di ripetere il tutto dopo sei mesi.i mesi sono passati,io sono meno stanca ,ho solo continui rigonfiamenti dei linfonodi,vorrei ripetere la tipizzazione ed il mio medico ha aggiunto monoclonalità pcr all impegnativa,vorrei sapere se probabilmente ha sbagliato e doveva indicare tcr o se è giusto cosi,non conoscendone il significato.nel caso siamo aumentati nuovamente mi consiglia di sentire un nuovo parere o aspettare che diminuiscano?la ringrazio per l attenzione,
Cordiali saluti
RISPOSTA
Buonasera. L’indagine per la verifica della presenza di una clonalità può essere eseguita con tecnica PCR (polimerase chain reaction) ma deve effettivamente riguardare il TCR (T-cell receptor). Tuttavia questo tipo di indagine non deve essere prescritta dal curante, che di norma si limita a prescrivere una “visira ematologica”, bensì dallo specialista ematologo. Il mio consiglio pertanto è quello di risentire il collega specialista che l’ha valutata precedentemente ed accordarsi con lui per la ripetizione degli esami (anche perché, da quanto mi ha scritto, era stato lui a consigliare di ripetere le indagini dopo 6 mesi).
Cordiali saluti,
Francesco Onida