LINFOMA

    Pubblicato il: 5 Luglio 2013 Aggiornato il: 5 Luglio 2013

    DOMANDA

    A mio marito ,di 53 anni, è stato diagnosticato nei gg scorsi un linfoma aggressivo a grandi cellule , ad elevato indice proliferativo; ha fatto ematocrito con LDH =1145 , TAC,BOM,RX torace, biopsia di un linfonodo , PET che evidenzia: << netto ipermetabolismo glucidico(SUV MAX12.9)a carico della linfomegalia sottocarenale , ipercaptanti risultano inoltre i conglomerati linfonodali a livello della piccocla curavatura gastrica e in sede retrocurale , peripancreatica, mesenteriale ,splenica,paraortica,interaortocavel, paracacavale, lombare, iliaca comune . ampio accumulo del Radiofarmaco si rileva a carico della MILZA (SUV max 15) ; >> .A quali terapie si dovrà sottoporre e quali sono i migliori centri di cura x questa patologia ? quali sono i margini di guarigione ? Cordilai saluti

    RISPOSTA

    Buona sera. Mi scuso per il ritardo della mia risposta, che probabilmente giunge tardiva. Il linfoma di suo marito (DLBCL) è certamente una forma aggressiva ma paradossalmente più facilmente guaribile delle forme cosiddette a basso grado. La terapia di prima linea si fonda sullo schema di immunochemioterapia R-CHOP. In Italia vi sono tantissimi centri accreditati dove poter ricevere le cure migliori. Vi consiglierei, pertanto, di rimanere il più possibile vicino al vostro domicilio.

    Francesco Onida

    Francesco Onida

    Professore Associato in malattie del sangue nel Dipartimento di Oncologia e Emato- Oncologia dell’Università Statale di Milano, lavora presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dove è responsabile del Centro Trapianti di Midollo Osseo. Laureatosi in medicina e chirurgia nel 1995, si è poi specializzato in Ematologia nel 1999. Rientrato in Italia […]
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