DOMANDA
Gentile Dott. Onida, da una tac dell’addome completo con mdc eseguita nel mese di ottobre 2012, mi venivano riscontrati delle piccole formazioni linfonodali in sede periaortica, con diametro massimo di 10 mm, di tipo reattivo.Successivamente mi sono recato a visita ematologica, tramite il ssn, ed il Dottore che mi ha visitato mi ha prescritto una serie di esami, tra cui il dosaggio porfirine urinarie, markers HBV, atc anti HCV, emocromo, elettroforesi delle proteine, calcio, ldh, pcr, beta 2 microglobulina, albumina, alt, uricemia,creatinina, ferritina, ana, vit.D. Da questi risultano con valori non nella norma la creatinina con valore 0,89, il ph urine 7.0, ANA positivo 1:160 punteggiato finissimo, vitamina D 26,6.Ho effettuato anche i markers tumorali e l’esame per l’HIV con risultati negativi. Essendo cardiopatico in terapia per ipertensione arteriosa, assumo beta bloccanti e calcio antagonisti, nel 2006 mi hanno impiantato un pace maker, volevo chiederle cosa comportano questi linfonodi e quali sintomi possono portare, se si possono asportare ed eventualmente quali altri esami bisognerebbe fare. La ringrazio sin d’ora della sua gentilezza per la eventuale risposta.
RISPOSTA
Buongiorno. I linfonodi presenti nella sua TAC, essendo di fatto tutti molto piccoli, non comportano alcun problema clinico. L’importante, in questo caso, è solo escludere una possibile causa evolutiva (ossia che possano crescere afinalisticamente). Mi pare che gli esami da lei eseguiti siano del tutto confortanti in tal senso. Giusto per rispondere alla sua domanda: i linfonodi non possono essere rimossi chirurgicamente. Eventualmente, però, laddove sia necessario comprenderne la natura in presenza di una loro evoluzione, possono essere soggetti a biopsia (a volte con un’escissione di singolo intero linfonodo). Nel suo caso credo che un semplice controllo ecografico addominale eseguito a sei masi da distanza dalla TAC (quindi adesso), potrebbe già essere sufficiente a dirimere eventuali ulteriori dubbi.