linfonodi ingrossati

    Pubblicato il: 22 Luglio 2021 Aggiornato il: 22 Luglio 2021

    DOMANDA

    Buongiorno,
    vorrei chiedere gentilmente un consulto riguardo la mia situazione attuale.
    Ho 25 anni, e la scorsa estate ho notato, casualmente, di avere un linfonodo ingrossato sotto la mandibola.
    Il mio medico ha detto che non c’era da preoccuparsi perché probabilmente se ne sarebbe andato da solo.
    Ma dopo qualche mese era ancora lì, anzi, era aumentato di dimensione.

    A febbraio ho fatto un’ecografia al capo e al collo.
    Ecco il referto:

    Tiroide in sede, di dimensione e morfologia nei limiti della norma, con ecostruttura omogenea.

    Millimetrica cisti polare inferiore destra.

    Non sono evidenti altre formazioni nodulari solide e liquide,
    Non linfonodi significativamente ingranditi in sede laterocervicale destra; alcuni linfonodi iperplastici millimetrici in sede laterocervicale sinistra.

    Regolari le ghiandole salivari.

    In sede paramediana sinistra di pavimento orale linfonodo ovalare iperplastico di 1 cm di diametro.

    Il problema è che nelle ultime settimane si sono gonfiati altri linfonodi, uno nella parte sinistra del collo, uno a destra, e uno sopra la clavicola destra.
    Aggiungo che le ultime analisi del sangue (che risalgono a febbraio) erano nella norma, l’unico problema sono i leucociti e i neutrofili, che da anni ciclicamente si abbassano per poi tornare normali.
    In questo periodo non ho mai avuto raffreddori, né mal di gola, né febbre, Ho controllato anche gli anticorpi ANA: negativi, con presenza di modesta fluorescenza citoplasmatica di tipo fibrillare.
    FT3, FT4 e TSH nella norma.
    Nell’ultimo anno ho cominciato a soffrire di una forte emicrania, anche se ho sempre lamentato problemi vari di cefalea durante l’adolescenza.

    Vorrei capire se dovrei preoccuparmi per questi nuovi linfonodi gonfi.
    Grazie mille.

    RISPOSTA

    Buonasera. Anzitutto mi scuso per il grande ritardo con cui riesco a risponderle. I linfonodi sono stazioni dove i nostri linfociti possono maturare e proliferare, svolgendo il proprio compito di difesa all’interno del sistema immunitario. Se i linfonodi non superano il centimetro di diametro non sono mai da considerare patologici. Se superano il centimetro di poco ma hanno aspetto ecografico reattivo, nulla deve preoccupare. Laddove eventualmente superino i 2 cm, e abbiano aspetto anomalo, può essere presa in considerazione l’eventuale necessità di una loro biopsia escissionale a scopo diagnostico, a fine di escludere la presenza di una malattia linfoproliferativa, ma il tutto in un contesto di valutazione globale degli esami ematici, dell’esame fisico e di un’anamnesi accurata.

    Cordiali saluti

    Francesco Onida

    Francesco Onida

    Professore Associato in malattie del sangue nel Dipartimento di Oncologia e Emato- Oncologia dell’Università Statale di Milano, lavora presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dove è responsabile del Centro Trapianti di Midollo Osseo. Laureatosi in medicina e chirurgia nel 1995, si è poi specializzato in Ematologia nel 1999. Rientrato in Italia […]
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