Linfonodi ingrossati

    DOMANDA

    Buongiorno, sono una ragazzo di 25 anni,scrivo per raccontarle i miei sintomi ed avere un parere. Circa due anni fa strana febbricola che non ha mai superato i 37.4 e che non era costante tutto il gg,infatti la mattina appena sveglio non c era,e questa situazione è durata 2 mesi. Fatte analisi sangue tutte negative,la cosa è stata archiviata come febbricola da stress, ed in effetti dopo aver iniziatoao una cura antidepressiva è scomparsa fino a 2 mesi fa. 2 mesi fa mi è reiniziata la febbricola ma a differnenza della prima volta non mi viene tutti i gg.oltre a questo malessere ho trovato dei linfonodi,particolare 2 che mi sembra non superino la superficie della mia falange. .quindi circa 1.5cm ,ma cmq si sentono Anche linfonodi piu piccoli nella zona.la zona è adiacente all angolo della mascella.dopo 2mesi sono ancora presenti e delle stesse dimensioni.ho fatto vedere il collo al mio medico che ha detto che si tratta di linfonodi reattivi e mi ha cmq dat fare.un esame del sangue che a detta sua è solo per farmi stare tranquillo e non per un suo sospetto,d altra parte le ultime analisi le avevo fatte 20g prima dl comparsa dei sintomi ed erano nll norma
    Ho paura che possa trattarsi di linfoma,il mio medico dice di no, e il motivo è che ho i globulibianchi e formula nella norma,ma io ho letto di tante esperienze di gente che aveva mi perfetti e lo avevano lo stesso. Vorrei sapera cosa pensa di ciò che dice il mio medico e su tutta la storia e se secondo lei può essere linfoma.

    RISPOSTA

    In generale, a 25 anni l’origine neoplastica di un’adenopatia è alquanto improbabile. Credo che il suo medico abbia avuto ragione nel tranquillizzarla, vista la dimensione dei linfomidi che mi descrive e la storia clinica. La cosa più probabile è che possa aver avuto un’infezione virale, come ad esempio un’infezione da citomegalovirus o da EBV, che si è un po’ trascinata nel tempo. In ogni caso, se non è convinto, può sottoporsi ad un’ecografia del collo, che può fornirle ulteriori elementi di rassicurazione, e poi eventualmente ad una visita ematologica (se l’ecografia non fosse del tutto tranquillizzante). Una diagnosi di linfoma non può essere fatta sugli esami del sangue (salvo casi eccezionali), e richiede un esame istologico, ossia l’esame di un eventuale linfonodo sospetto, dopo asportazione chirurgica dello stesso (chiamata biopsia escissionale).

    Francesco Onida

    Francesco Onida

    Professore Associato in malattie del sangue nel Dipartimento di Oncologia e Emato- Oncologia dell’Università Statale di Milano, lavora presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, dove è responsabile del Centro Trapianti di Midollo Osseo. Laureatosi in medicina e chirurgia nel 1995, si è poi specializzato in Ematologia nel 1999. Rientrato in Italia […]
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