DOMANDA
Buon giorno Dottore,
circa 6 settimane fa ho notato un rigonfiamento sul collo.
Collegandolo ad un forte raffreddore e mal di gola avuti precedentemente non ho dato peso, ma non sgonfiandosi ho effettuato un’ecografia dalla quale risultano nelle regioni laterocervicali e sottomandibolari, bilateralmete, alcune adenomegalie di aspetto reattivo, con diametro sino a 2,5 cm. Non risultano adenopatie sospette nelle stazioni linfonodali esplorate, non si documentano alterazioni strutturali a carico delle ghiandole salivari principali e non vi è nulla da segnalare a carico della tiroide.
Su consiglio del medico che ha effettuato l’ecografia ho eseguito esami ematochimici dai quali al di fuori dei valori di riferimento risultano:
ANTICORPI ANTI EPSTEIN-BARR VIRUS VCA IgG:81 U/mL (rif.Negativo < 20/Positivo >=20)
CELL. NEUTROFILE PEROSSIDASI-POSITIVE:45/100 (rif.50-70)
CELL. GRANDI NON COLORABILI (LUC):5/100 (rif.fino a 4)
La VES invece è nella norma: 2mm (rif.<20)
Il medico di base crede che non ho un infezione in corso perchè IgM è negativo, e che probabilmente l’ho avuta in passato (IgG 81). Non mi da però spiegazione per l’ingrossamento dei linfonodi. Essendo grossi (fino a 2.5cm) mi ha comunque messo in allarme e mi ha detto di consultare uno specialista. Io però non so a chi rivolgermi. Per ora ho preso appuntamento con un chirurgo. Forse però dovrei rivolgermi ad un ematologo, o endocrinologo?
grazie mille
RISPOSTA
Buonasera. In realtà se l’aspetto delle adenopatie è di tipo reattivo all’ecografia, sarebbe consigliabile eseguire una visita otorinolaringoiatrica e una visita odontoiatrica. Se invece il suo medico ritiene che la consistenza dei linfonodi sia sospetta in senso neoplastico, sarebbe meglio che si sottoponesse ad una visita ematologica per l’impostazione delle opportune indagini diagnostiche (in primis una biopsia escissionale di un linfonodo).