L’interpretazione dell’EEG

    Pubblicato il: 8 Giugno 2010 Aggiornato il: 8 Giugno 2010

    DOMANDA

    Egregio dott. Romeo,

    sono una studentessa di 22anni ed ho un cuginetto di 17 mesi che sembra avere delle difficoltà a rispondere agli stimoli provenienti dall’ambiente esterno,uditivi e non. La settimana scorsa è stato fatto il suo primo EEG, di cui riporto:
    DESCRIZIONE: registrazione in sonno spontaneo. Attività ipnoica costituita da sequenze di theta e di delta di medio voltaggio con scarsa rappresentazione e malconfigurazione dei grafoelementi ipnici. Sulle derivazioni temporo-centrali di destra si registra prevalenza di delta, di maggiore ampiezza rispetto alla attività di base, in sequenze.

    CONCLUSIONE: aspetti di sofferenza cerebrale incidenti sulle aree temporo-centrali di destra su di una attività elettrica cerebrale da sonno diffusamente malmodulata.

    Non mi permetterei mai di chiedere una diagnosi, anche perchè credo che i dati riportati siano alquanto insufficienti, ma vorrei capire di più sul responso dell’EEG, capirne meglio il significato.

    La ringrazio in anticipo.

    RISPOSTA

    L’elettroencefalografia (EEG) è la registrazione dell’attività elettrica dell’encefalo ed è una metodica importante e, talora essenziale per la diagnosi di patologie come l’epilessia. L’effettuazione di questa indagine (come di altre indagini) non può non prescindere dalle motivazioni della richiesta; cercherò comunque di analizzare e di spiegare il referto .
    Dalla descrizione si tratta di una registrazione effettuata solo durante il di sonno ( è sempre preferibile, a mio avviso registrare anche una parte di tracciato durante la veglia), che appare poco organizzato nelle diverse fasi (“scarsa rappresentazione e malconfigurazione dei grafoelementi ipnici”). Viene segnalata inoltre, la presenza di sequenze di attività lenta (“prevalenza di delta, di maggiore ampiezza”) localizzate sulle regioni temporo-centrali di destra. Le conclusioni, che rappresentano l’interpretazione del tracciato esprimono questi due aspetti: 1) la scarsa organizzazione dell’attività elettrica del sonno e 2) la presenza attività lenta localizzata in sede temporo-centrale di destra. In pratica i colleghi rilevano la comparsa di rallentamenti dell’attività elettrica in un’area cerebrale ristretta (temporo-centrale) che interpretano come “aspetti di una sofferenza cerebrale” localizzata . Il referto esprime pertanto, la presenza di un pattern EEG patologico ed è assolutamente indispensabile , per una corretta interpretazione, la correlazione con la sintomatologia clinica del bambino.
    Cordiali saluti