L’ipertermia può essere effettuata durante la normale chemio?

    DOMANDA

    Buongiorno, a seguito intervento chirurgico avvenuto a luglio mi è stato diagnosticato un tumore ovarico 3° stadio e mi è stata consigliata chemioterapia adiuvante (sono alla seconda seduta ). Navigando sul web ho letto di questa nuova forma di chemio, chiamata ipertermia; vorrei avere chiarimenti di massima sulle indicazioni e soprattutto se può essere attuata al termine di un ciclo di chemioterapia o addirittura contestualmente.

    RISPOSTA

    Carissima Lettrice
    L’ipertermia utilizza il calore per tentare di ottenere un effetto terapeutico sul tumore. Nel caso del carcinoma ovarico è stata applicata somministrando i farmaci chemioterapici riscaldati (di solito tra i 40 e i 45 °C) direttamente nella cavità addominale. Per cui è contestuale alla chemioterapia.
    Ad oggi però non ci sono studi di confronto che dimostrino che l’ipertermia sia migliore del trattamento convenzionale con i farmaci somministrati solo per vena. Per cui le consiglierei di proseguire con le terapie che le hanno impostato i suoi Medici, seguendo i loro consigli e discutendo con loro ogni suo dubbio.

    I miei migliori auguri
    Dr.ssa Gabriella Farina