DOMANDA
Buongiorno Dottore e ancora grazie per le risposte sempre tempestive. Mio padre ha iniziato la cura di Vidaza giorno 21/5. Il primo giorno è andato tutto bene, nessun effetto indesiderato, solo un poco di stanchezza. Il secondo giorno (ieri) nel pomeriggio in maniera inaspettata ha avuto brividi di febbre che gli è salita oltre i 38. Chiamato l’ospedale ci hanno detto di fare del paracetamolo indicandocene la quantità. Questa mattina la febbre persiste ancora avendo raggiunto e superato nella notte anche i 39. Alle ore 11 devo portare mio papà in ospedale per un controllo. Ho letto che è un possibile effetto collaterale del Vidaza, ma nella generalità quanto tempo può durare febbre? Oppure non c’è una risposta essendo la cosa estremamente soggettiva? Inoltre ritengo che oggi non eseguano il trattamento data la febbre. Che conseguenze ci sono nell’interromperlo? Grazie e buona giornata.
RISPOSTA
Mi scuso per il ritardo di questa risposta, che a questo punto sarà probabilmente di poca utilità. La febbre alta (> 38°C) non è un effetto collaterale usualmente osservato durante il trattamento con Vidaza. In questo caso è opportuno cercare di escludere una causa infettiva concomitante mediante opportune indagini strumentali ed opportuni esami ematici. Nel frattempo, sono anch’io del parere che la sospensione del trattamento sia una misura prudenziale corretta. L’interruzione dello stesso, infatti, non si associa ad un particolare rischio di mancanza di efficacia dello stesso, che comunque in genere si valuta a lungo termine (dopo almeno 6 cicli)