DOMANDA
Buongiorno Dottore, faccio seguito al consulto del 15/7/2013 per aggiornarLa. Trapianto 22 gennaio 2013, recidiva 9/7/2013. Dati alla mano il 27/6 il midollo era 99% del donatore, il 9/7 solo del 25%. Blasti 12%. Immediato ricovero ospedaliero e vidaza 7 gg sotto controllo (prima del trapianto mio padre non sopportava questo medicinale, tanto che lo sospesero. Portava febbre oltre i 39, i dottori dicono che non capita mai, ma intanto mio padre era evidentemente intollerante. Ma dopo il trapianto vidaza non ha portato più febbre). Dopo circa 15 giorni dal vidaza fatta prima infusione DLI. valutazione midollo fatta giorno dell’infusione 12/8, blasti sempre 12%. Qualche giorno dopo infusione DLI valori ematici molto migliorati. Piastrine accettabili, non fatte altre trasfusioni di piastrine dopo DLI sino ad oggi. Bianchi ok per numero e composizione e monociti quasi normalizzati. Stato di salute generale discreto. Medici sorpresi e soddisfatti. Dopo 18 giorni da DLI valori ematici iniziavano a deteriorarsi. Fatto nuovo ciclo vidaza, senza ricovero questa volta e solo per 5 giorni, dose ridotta. Tutto ok. Trasfusioni di sangue una a settimana. No cortisone (in ospedale l’aveva fatto). Transaminase inizialmente alte, stanno rientrando nella norma. A 13 giorni dal secondo ciclo di vidaza grande spossatezza, perdita di appetito. Prossimo ciclo vidaza i primi di ottobre. a conclusione dopo 5 gg nuova infusione DLI. A suo avviso si riesce a riprendere il midollo del donatore? Grazie
RISPOSTA
Buona sera. La ringrazio per l’aggiornamento. Anche se immagino che la situazione non sia facile, mi pare che tutto sommato associando vidaza e DLI siano stati ottenuti dei risultati molto buoni. Credo che la ripresa del midollo del donatore sia ancora assolutamente possibile. Continui a tenermi aggiornato, se può. Grazie.