DOMANDA
Gentile Professore,
sono una ragazza di 33 anni e ho un problema di lombosciatalgia, cruralgia o probabile sacroileite (queste le ipotesi a detta degli specialisti consultati). Le faccio una premessa importante per capire a fondo il mio problema.
Nel Gennaio del 2014, dopo alcuni esercizi errati sulla fitball ho avuto un terribile dolore nella zona lombo-sacrale DX invalidante che mi sono portata dietro per ben 5 mesi (inizialmente non riuscivo nemmeno a camminare, e sentivo un dolore fortissimo simile a coltellate nella zona del sacro con irradiazione nel medio gluteo). Ho provato di tutto: cura con cortisone deflan, antinfiammatori (gladio, brufen) senza molti risultati. Poi ho tentato la strada della fisioterapia nell’ultimo mese e mezzo (laser, tens e ultrasuoni) e ginnastica posturale, e poco a poco sono guarita. Nel frattempo ho effettuato radiografie nella zona lombosacrale risultata negativa se non per circoscritta area di sclerosi nel tratto inferiore dell’ileo dx. in sede sacro-iliaca.
Dopo 3 mesi, non vedendo miglioramenti ho effettuato una risonanza magnetica per valutare anche la zona sacroilica. Ecco il referto dove non si evidenzia alcuna sacro ileite:
R.M. LOMBOSACRALE
Assenza di aree di alterato segnale a carico del cono midollare esaminato e del sacco durale. Bulging del disco intervertebrale che impronta la faccia anteriore del sacco durale a livello del tratto di passaggio di L3 L4 con associata ipertrofia delle faccette articolari. Altro bulging del disco intervertebrale con minima impronta sulla faccia anteriore del sacco durale a livello del tratto di passaggio di L4 L5. Minima protrusione discale a sede posteriore mediana con impronta sulla faccia anteriore del sacco durale a livello del tratto di passaggio L5 S1. Sostanzialmente conservato il diametro del canale spinale.
BACINO
Non si rilevano a carico dei versanti articolari delle sincondrosi sacro-iliache, anche con le sequenze STIR eseguite, significativi aspetti RM riferibili a fatti sacro-ileitici, almeno con caratteri di attività in atto rilevabili dalla metodica. Non alterazioni di segnale degne di nota a carico della componente muscolare compresa nei piani di scansione. Come reperto accessorio si segnala presenza di microaerole di alterato segnale in prima ipotesi di tipo cistico in regione annessiale bilaterale: utile a riguardo controllo ecografico. (ero in ovulazione in quel momento, comunque avevo già effettuato all’inizio dei sintomi un’ecografia all’utero risultata negativa).
Da 2 anni a questa parte conduco una vita sedentaria, sto molte ore al computer per via del mio lavoro (anche 10 ore al giorno) e non vado più in palestra.
Ho anche ricercato le cause in ambito reumatologico (che comunque effettuo già da prima dell’evento). Mi è capitato infatti di avere una tendinite al braccio destro, e una al secondo dito del piede. Esami sempre negativi, PCR negativo, reuma test negativo, HLA negativo. Solo la VES leggermente alta compresa tra 15-20. La reumatologa dopo gli esami escluse il lato reumatologico consigliando di ricercare in ambito meccanico. Ho solo avuto una leggera recidiva nella primavera del 2015 risolta completamente con 3 sedute di fisioterapia.
Nel luglio del 2015 mialgia al braccio DX risolta dopo ben 4 mesi (ho effettuato fisioterapia senza ottenere buoni risultati), mi è stato detto da postura per via del mouse, una tendinite al ginocchio destro dopo corsa e camminata di un’ora al mare dentro all’acqua. Ripetuti esami reumatologici, risultati sempre negativi.
Poco più di un mese fa mi si è ripresentato nuovamente il problema nella zona lombo sacrale DX. Il dolore si irradia sotto alla sacroiliaca DX, al centro del gluteo, nella parte più vicina alle natiche, proprio sotto al sacro, vicino al coccige. Poi si è anche irradiato nella coscia anteriore e nell’anca destra. All’appoggio del tallone saltavo in aria e avvertivo come delle scosse nella regione lombo sacrale. Cominciato fisioterapia (tens, laser e ultrasuoni) e medrol, nicetile, tionerv.
Terminato il cortisone. Ho avuto un lieve miglioramento, almeno apparentemente perchè sono andata avanti tra alti e bassi,. Non sono ancora guarita e mi è ancora impossibile camminare con fluidità per via del dolore. Peraltro si è aggiunta una sensazione di frescura/bruciore nella zona interna alle natiche e un po’ nelle grandi labbra. Se a letto mi metto in posizione fetale poggiata sul fianco sinistro e cerco di ruotare la gamba destra a 90° sento come se ci fosse una linea e una tensione mista a dolore che cerchia la coscia alta.
Visti i risultati ancora insoddisfacenti della fisioterapia, ho interrotto e sono andata da un osteopata che ha notato diversi problemi relativi al bacino (così come si evidenzia anche dalla radiografia del 2013). Secondo l’osteopata si tratta di una sacro ileite forse di origine meccanica (purtroppo ho notato di stare spesso davanti al computer con le gambe accavallate). E poi asimmetria della sinfisi pubica che mi ha corretto, blocco dell’anca (riuscivo a ruotare il piede sinistro completamente e il destro rimaneva in posizione verticale) anche questo sistemato durante la prima seduta, ha poi allungato il muscolo piriforme. E poi blocco dell’osso sacro che tratterà alla prossima seduta. Dopo la prima seduta è vero che cammino leggermente meglio anche se il dolore ovviamente è ancora presente. Da due giorni a questa parte mi sono accorta di avere anche una febbricola che non supera i 37,4°.
Sono stremata e la probabilità di una sacroileite mi mette in ansia e penso al peggio. Lei cosa ne pensa? Posso escludere completamente l’ambito reumatologico oppure no, visto che la sacroileite forse emergeva dalla radiografia ma non dalla risonanza?
Spero tanto possa darmi qualche aiuto in più. La ringrazio.
RISPOSTA
Scusi il ritardo, ma mi è pervenuto il quesito solo ora.
La RM è negativa in senso sacroileitico e pertanto può stare tranquilla trattandosi dell’esame più sensibile per identificare questa patologia.
Quanto all’insieme dei suoi disturbi occorre un esame diretto per comprenderli meglio, ma l’impressione a distanza è favorevole e penso che una terapia associata di farmaci ed esercizi possa risolverle il problema. Occorre però iniziare quanto prima poichè, soprattutto le lombalgie e le lombosciatalgie tendono a perdurare se non trattate adeguatamente.