DOMANDA
Gentile Dott. Gaetani,
complimenti per il suo testo mal di schiena. La consulto per mia moglie (affetta diabete insulino dipendente), la quale è stata operata di voluminosa ernia l5s1 nel novembre 2008, successivamente ha sempre avvertito continui parastesie formicolio e col tempo dolore lombare tale da ridurre il perimetro di marcia. A tutt’oggi nella RMmdc febbraio ’10 riporta: tessuto paranchimatoso che avvolge S1; modic 2 delle limitanti somatiche, piccola ernia l4l5.Rx dinamiche assenza di instabilità, riduzione l5s1.Dopo aver effettuato terapie conservative senza risultato un ortopedico della colonna vertebrale (centro lionese Palermo) ha consigliato di procedere ad una artrodesi intersomatica posteriore, affermando che il problema: schiacciamento discale e infiammazione dei piatti vertebrali.Mentre un neurochirurgo afferma che il problema e il tessuto paranchimatoso occorre toglierlo e forse si riforma. Le sono grato di avvalermi di un suo prezioso consiglio. Grazie di cuore.
RISPOSTA
caro lettore, la ringrazio per i complimenti che mi ha inviato. Il tessuto “parenchimatoso” attorno alla radice nervosa, dopo un intervento chirurgico è probabilmente sinonimo di aderenze. Una evenienza ahimè frequente che crea condizioni , appunto, di formicolio e dolore urente (bruciore). Se poi teniamo conto che sua moglie è diabetica e che nel diabetico si possono sviluppare polineuropatie (specie di infiammazioni che coinvolgono i nervi periferici), sarà necessaruio eseguire una EMG per escludere, appunto, che il problema non sia la polineuropatia su base metabolica (diabete). Quanto poi a fare un’artrodesi per il mal di schiena in una situazione di Modic II non sono d’accordo per i rischi che la stabilizzazione non risolva il problema.
Distinti saluti
Paolo Gaetani
